Realizzazione di un perimetro orticolo a Nané

Come previsto dalla convenzione, l’orto è è stato realizzato su di una superficie di 1 ettaro circa. La superficie è stata compartimentata in lotti.

Ogni grande lotto è stato suddiviso in altri due lotti, grazie ad un passaggio largo 2 metri e lungo 100 che porta all’ingresso principale; è stato inoltre tracciato un passaggio largo un metro su ogni lato dei lotti. In totale 4 lotti da sfruttare e da dividere in aiole, distribuite poi a ciascun membro del gruppo femminile Winsow.

1) I lotti .
• Lunghezza : 100 m
• Larghezza : 17.5 m

2) I sotto lotti.
Costituiscono le suddivisioni dei due grandi lotti con le seguenti caratteristiche:
• Lunghezza media : 50 m
• Larghezza media : 17 m
• N. 04 sotto lotti
• I sotto lotti vengono irrigati con i gocciolatori

3) Le aiole
Sono le unità produttive. Tra di esse è stato predisposto un passaggio pedonale da cm 30.
• Lunghezza : 17 m
• Larghezza : 1.20 m
• N. aiole individuali : 32
• N. totale aiole : 128

Il terreno prescelto necessitava di lavori preparatori. La zona si trova al centro del paesino ed è densa di alberi. Nelle vicinanze c’è un pozzo che il paese ha concesso per l’utilizzo agricolo e simultaneamente per uso potabile per le famiglie contadine. Si è pertanto proceduto al disboscamento dell’area concessa alle donne; le sue dimensioni ammontano a 100×39 metri. Essa è stata recintata con una rete metallica interrotta da due porte di accesso da 2 metri cadauna. Le maglie da 7 cm sono fatte di filo galvanizzato da 2 mm. L’altezza della rete e’ di 1,50 m. I paletti di supporto della rete sono realizzati in cornici di ferro da 40/3.

Allo scopo di rifornire il terreno d’acqua, era necessaria un’apposita pompa. Per la fonte, ci si è avvalsi del succitato pozzo che offre una portata di 4,5 m3/ora, quindi sufficiente per alimentare una tanica da 5000 litri per l’irrigazione a gocciolamento. Il sistema di pompaggio è stato acquistato con tutti gli accessori: tubazioni e raccordi, contatore volumetrico, serbatoio con supporto e pannelli solari. La pompa solare immersa è di tipo Lorentz PS 1800. Per quanto riguarda l’alimentazione elettrica, sono stati acquistati 4 pannelli solari da 250 watt cadauno, per un totale di 1000 watt.

Per lo stoccaggio dell’acqua, è stato acquistato ed installato un serbatoio in PVC con supporto in ferro H.100, con le seguenti caratteristiche:

1) Il serbatoio
• Tipo: Supertank verticale
• Capacità: 5 m3 o 5000 litri
• Diametro 1.87m e Altezza. 2.05 m
• Altezza pian terreno : 4 m
2) Il supporto
• Altezza: 4.10 m
• Parte interrata: 0.75 m
• Tipo ferro per piedi: fer IPN de 100
• Cornice per collocamento del serbatoio: fer IPN de 80

La rete d’irrigazione parte dal pozzo verso il serbatoio, il quale poi alimenta le utenze attraverso una condotta principale e due condotte secondarie che si dirigono verso i due grandi lotti; a questi ultimi vengono collegati i kit di irrigazione. La struttura consta delle seguenti parti:

1) Condotte in tubi pvc
• La condotta principale
PVC diametro nominale 40 mm (DN 40) con pressione nominale 10 bar (PN 10) dall’uscita del supertank verso l’area da irrigare.
• Le condotte secondarie
Sono in PVC da PN 10et di DN 32. Sono (04) le condotte secondarie, tutte perpendicolari alla condotta principale.
• I rubinetti
Ad ogni 25m, partendo dall’ingresso principale, è istallato un rubinetto per ogni evenienza e per disporre di acqua anche per altri usi oltre al consumo. Per esempio per lavare le verdure senza spreco della risorsa che viene drenata nelle aiole.

2) Il sistema di alimentazione delle ali gocciolanti
Linea principale e due linee secondarie verso i due grandi lotti, con filtro da 120 mesh con rete a setaccio della ditta israeliana NAANDANJAIN.
Le ali da 30 cm tra gocciolatori con portata 2l/ora.
a. Testa di controllo
b. Ogni gruppo da 16 lotti individuali viene controllato da una saracinesca dotata di un filtro da 120 micron,
c. Le ali gocciolanti
• Lunghezza : 17 m
• Diametro : 12 mm
• Numero ali per aiola : 02
• Numero sotto lotti: 32
• Numero gocciolanti corrispondente : 64
• Numero aiole : 128
• Numero totale ali gocciolanti : 256
d. Fabbisogno acqua
• Portata per gocciolatore : 2 L /h.
• N. gocciolatori/ala : 57 e 114 L/h
• Portata per lotto individuale : 114 L/h x 2 = 228 L/h
• Portata per gruppo 32 lotti individuali : 228 L/h x 32 = 7.296 L/h ovvero 7,296 m3/h
• Portata mezzo orto da 64 persone : 7296 L/h x 2 =14.592 L/h o 14,592 m3/h
Portata dell’intera area: 14.592 L/h x 2 = 29.184 L/h o 29,184 m3/h

Tutti i sistemi realizzati sono stati collaudati secondo le vigenti norme.
Sono stati inoltre messi a disposizione della popolazione semplici attrezzi agricoli ed il necessario per la coltivazione.

Data la complessità della struttura e delle attività connesse, come previsto dalla convenzione, è stato implementato un processo formativo interdisciplinare, allo scopo di permettere il continuo ed ideale funzionamento e manutenzione del complesso, nonché l’ottimizzazione delle attività connesse. Corsi ed assistenza si sono conclusi nel giugno 2019.
Le attività di formazione hanno riguardato il funzionamento globale e la gestione dell’orto, la manutenzione della struttura e degli attrezzi. Le donne del villaggio facenti parte dell’Associazione WIN-SOW, destinatarie di questa fase del progetto, sono state istruite anche in merito a compostaggio, preparazione dei vivai e dei letti di semina, tecniche orticole legate al trapianto, concimazione e lotta fitoparassitaria. Secondo quanto riferito dal coordinatore in loco, dott. Bationo, le partecipanti sono state una per lotto, perciò si tratterebbe di un totale di 128 persone.

I lotti diverranno proprietà delle famiglie assegnatarie; il processo di assegnazione (riservato alle donne) e quello di scelta degli individui preposti alla gestione è stato effettuato secondo criteri democratici ed inclusivi, nonostante alcuni tentativi di pilotare l’assegnazione da parte di soggetti dotati di una certa influenza…

Gli attacchi terroristici in zona hanno creato una certa apprensione fra la popolazione e gli attori coinvolti; come precedentemente accennato, ciò ha evidenziato una tendenza da parte delle aziende interessate a gonfiare i costi, adducendo il fattore rischio sicurezza come causa.
Le diverse fasi dell’attività sono comunque state completate nel primo semestre 2019.

Vivai Dori

È stato realizzato un accordo con i servizi forestali comunali per la produzione di varietà locali da far crescere e mettere a disposizione dei villaggi per la riforestazione delle aree messe sotto protezione integrale per almeno cinque anni. In tal modo sono state valorizzate le piccole fonti idriche disponibili per l’irrigazione dei campi (bouli, fontane) ed è stato raggiunto l’importante obiettivo della sostenibilità eco alimentare, utilizzando specie autoctone arboree ed arbustive, con lo scopo di favorire il rimboschimento. Queste specie infatti resistono meglio rispetto ad altre che potrebbero provenire da altri luoghi. D’altro canto, l’avviamento dell’attività agricola ha portato alla popolazione sia benefici economici, in quanto possono disporre di un’importante risorsa da vendere ai mercati, che alla disponibilità di una preziosa fonte alimentare che permette di arricchire la dieta, con ovvi benefici per la salute. Dopo il mese dicembre 2018, non sono più giunte relazioni tecniche, ma le numerose fotografie, le ultime delle quali risalenti al gennaio 2019, testimoniano il successo dell’attività orticola. Come già riferito, in più fasi la popolazione ha richiesto al dott. Bationo di recarsi in loco per mostrare i risultati dell’attività; purtroppo l’attività terroristica non ha più permesso di recarsi in zona in condizioni di sicurezza.

Realizzazione di una piattaforma multifunzionale a Nané

L’installazione e messa in funzione della piattaforma multifunzionale per le donne del gruppo Femminile WinSow di Nané, rappresentate da Kamou Donkora, sono state completate prima della metà del 2019.
Come previsto dalla convenzione, è stato realizzato un piccolo edificio, all’interno del quale è stato posizionato il macchinario acquistato (PTFM), il cui compito è quello di macinare i prodotti agricoli, sia per uso alimentare che per il bestiame;  grazie ad un gruppo elettrogeno annesso, esso è anche in graado di fornire una quantità di elettricità sufficiente per un po’ di illuminazione, per ricaricare piccole batterie, per effettuare saldature.
Come per gli orti di Nané, anche in questo caso si è tenuto un corso di formazione per i beneficiari. L’attività si è svolta seguendo quanto originariamente pianificato.

 

Valorizzazione dei pozzi pastorali

Una delle attività previste dal progetto riguardava i pozzi pastorali del comune di Dori. Essi vengono solitamente utilizzati per fornire acqua al bestiame e per l’irrigazione, ma a causa della cronica carenza d’acqua anche gli esseri umani sono costretti a farvi ricorso per le proprie esigenze. La loro storia risale ad alcuni anni or sono, allorquando un progetto denominato “Promozione dello sviluppo del Comune di Dori” (2012-2015), consentì fra le altre cose, anche la realizzazione di 40 pozzi, dotati di una pompa manuale. Tale progetto fu anch’esso realizzato grazie a diverse istituzioni, enti ed associazioni, tra cui FAO, Provincia Autonoma di Bolzano, ed Associazione Amici del Burkina Faso. Il lavoro di trivellazione fu effettuato a cavallo fra il 2012 ed il 2013. L’associazione W3W ha in seguito svolto opera di valutazione per quanto riguardava la situazione dei pozzi ed ha provveduto a ripristinare il funzionamento di 4 di essi a Touka Korno, 10 a Touka Bayel, 6 a Dantchadi. L’attività corrente di valorizzazione può essere quindi intesa come ideale prosecuzione di quanto precedentemente realizzato. Grazie a quest’ultima sono stati ripristinati cinque pozzi e scavati ben quattordici di nuovi, mentre alcuni sono stati dismessi. Un pozzo può produrre sino a 6m3 di acqua all’ora, con le pompe che arrivano ad 8m di profondità per sfruttare al meglio le sottostanti falde acquifere a 12-15m. In una sola giornata essi permettono l’abbeveramento di più di 5000 capi di bestiame, soprattutto ovini.
Ovviamente i pozzi necessitano di una continua manutenzione, in quanto possono riempirsi di sabbia oppure subire un qualche tipo di contaminazione, per cui vanno monitorati costantemente. Inoltre, trattandosi di una preziosa risorsa, vanno gestiti in maniera adeguata. Analogamente a quanto accade per gli impianti idrici di tipo AEPS, anche i pozzi devono essere gestiti da comitati, i cui componenti devono necessariamente possedere un’adeguata preparazione, in modo tale da garantirne uno sfruttamento sostenibile. Ogni pozzo è quindi gestito da un comitato, costituito da sei individui; formati in loco da personale specializzato, essi rimangono in carica fino alla costituzione di un nuovo comitato. Grazie al progetto, la creazione della governance per la gestione dei pozzi pastorali ha avuto un influsso positivo non soltanto sullo sfruttamento della risorsa, ma anche a livello sociale.
La zona di Dori, come tutto il Sahel, è infatti abitata da diversi gruppi di pastori nomadi, in special modo appartenenti all’etnia dei Fulani, di confessione musulmana. Si tratta del gruppo probabilmente più povero e discriminato della nazione. Essi vengono in contatto con le popolazione stanziali, sia Fulani che altri gruppi etnici, magari professanti altre religioni. In questi casi possono sorgere scontri anche gravi per l’accesso alle risorse idriche, fino ad arrivare a scontri armati. Quando ciò accade, sia la componente etnica che quella religiosa spingono le popolazioni verso il baratro di sanguinosi conflitti di lunga durata, nei quali è facile per i diversi gruppi terroristici islamici infiltrarsi e fare proseliti.
ethnic groups of Burkina Faso 1968 - CIA [public domain]In luoghi ove la competizione per le risorse è alquanto serrata, spesso la sopravvivenza può essere assicurata soltanto eliminando la concorrenza. I comitati di gestione non possono ovviamente opporsi alle armi; tuttavia là, ove la gestione dell’acqua venga effettuata in maniera trasparente, con il coinvolgimento di tutta l’utenza ed in maniera condivisa, equa, e con regole ben definite, i conflitti possono essere soffocati sul nascere, contribuendo così alla pacifica convivenza e comprensione dei diversi gruppi etnici.
Grazie a questa politica, agricoltori e pastori possono vivere in simbiosi. I capi di bestiame si abbeverano e pascolano nei dintorni dei pozzi, producendo concime naturale che gli agricoltori utilizzano per i propri campi; in cambio essi producono foraggio per il bestiame, in un ciclo virtuoso, naturale e sostenibile di cui beneficiano tutti.
Un’ulteriore effetto positivo è la riduzione del nomadismo: grazie ai pozzi, i pastori non devono più spostarsi (o comunque meno frequentemente) per rifornire d’acqua i propri capi. Ciò favorisce l’integrazione con la preesistente popolazione stanziale e permette ai bambini di frequentare le scuole dei villaggi, se e dove essi decidono di fermarsi. Sarebbe oltremodo banale rimarcare i benefici effetti della scolarizzazione nel miglioramento delle generiche condizioni di vita della popolazione e del benessere sociale; di contro è importante notare quanto essa possa rivelarsi efficace nel combattere l’imbarbarimento culturale e sociale portati dalle milizie islamiche, impedendogli di attecchire. Un fattore questo, talvolta sottovalutato. Se ci si ferma per un attimo a riflettere, è davvero sorprendente quanto possano fare dei semplici pozzi pastorali…
Le fotografie del 2019 mostrano parte del lavoro svolto, l’utilizzo e la soddisfazione da parte della popolazione, umana e bovina.

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