Impianti AEPS

Secondo quanto previsto dal progetto, in Burkina Faso sono stati realizzati due impianti di tipo AEPS, uno presso il villaggio di Nané nel comune di Diebougou, ed uno nel comune di Dori, per i villaggi Touka. Il necessario per Nané è stato acquistato in Alto Adige e poi spedito mediante dei container, mentre a Dori cisterna e tubi erano già presenti, ma non installati, in quanto retaggio di un precedente progetto non completato.
Lo scopo era quello di fornire una fonte sicura di acqua potabile, sufficiente per le esigenze della popolazione, e di distribuirla mediante un’apposita rete idrica in grado di servire le strutture di pubblico interesse, come dispensari e scuole, nonché i diversi villaggi / quartieri, mediante una serie di fontane pubbliche. Si è dunque iniziata l’attività con una serie di studi ed analisi sul campo.

  1. Studi socio economici:
    • raccolta e valutazione dei dati esistenti attraverso un’indagine generale in loco;
    • analisi dei dati demografici e del tasso di crescita della popolazione;
    • valutazione della potenziale domanda;
    • analisi dell’evoluzione economica come fattore in grado d’influenzare la domanda e il bisogno d’acqua.
    • valutazione della ripartizione della popolazione nell’agglomerato, in previsione del 2036
    • trattazione sulla situazione sanitaria.
    • analisi della domanda e della richiesta per delle installazioni private e loro valutazione
  2. Proposta di un approccio tecnico compatibile con gli obiettivi
  3. Realizzazione degli studi finanziari (costi, reperibilità…)
  4. Elaborazione degli studi tecnici (situazione fonte, topografia, ecc.)
  5. Formulazione delle offerte d’appalto per i lavori

I dati raccolti sono serviti per comprendere come realizzare l’impianto e come stendere la rete di tubature, in modo tale da arrecare minori disagi possibili agli abitanti e nel contempo ottimizzare i percorsi in un ottica di funzionalità e risparmio economico. Va notato che mentre a Dori tubi e cisterna per l’acqua già esistevano (solo pompa e pannelli solari sono stati acquistati), a Nané, dopo aver analizzato la situazione, ci si è resi conto che serviva un contenitore di maggior capienza, e che era necessario estendere la rete idrica per poter rispondere alle esigenze della popolazione. Si è perciò passati da una cisterna da 15m3 ad una da 20m3, e da 2 a 5 Km di tubi di polietilene. Ciò ha comportato un aumento dei costi legati alle maggiori dimensioni, ai trasporti ed alla manodopera, oltre che ad un allungamento dei tempi. Inoltre le modifiche di carattere tecnico hanno costretto ad impiegare a volte degli artigiani specializzati che lavorano in nero, con conseguenti problemi di rendicontazione. A marzo 2018 la realizzazione dell’impianto era conclusa, contemporaneamente all’avvio dei lavori a Dori. Sono occorsi poi tre mesi di prova per ottenere l’omologazione dell’impianto.

L’impianto AEPS di Nané e la relativa rete sono così costituiti:

1) Località  
· Villaggio NANE
· Comune DIEBOUGOU
· Provincia BOUGOURIBA
· REGIONE SUD – Ovest
2) CISTERNA  
· Tipo ACCIAIO INOX DI FORMA CILINDRICA
· Volume 20 m3
· Altezza dal pian terreno 10,00 m
. Altezza totale 16.00 m
3) Rete di mandata  
· Tipo Aspirazione dal pozzo verso cisterna 95m tubo inox
· Tubature PHD da 75 PN 16 lungo 1000 m
  PHD da 63 PN 30 lungo 2000m
  PHD da 32 PN 10 lungo 2000m
3) RETE DI DISTRIBUZIONE  
· Tipo Ramificato
· Tubature Tubi PVC di una lunghezza totale di 9 158 m
  PVC De 125 PN10= 1 952 m
  PVC De 110 PN10= 1 424 m
  PVC De 90 PN10= 2 612 m
  PVC De 63 PN10= 3 170 m
4) Pompa  
· Portata 14 m3/h
· Altezza manometrica totale (HMT) 125 m
· Tipo SP400 Lorentz
5) Pozzo trivellato Profondità 56 m Portata 26m3/ora dopo lift
6) Fontane e privati collegati  
Numero di fontane BF 40 di cui 10 in 4 quartieri con 20 rubinetti
Numero fontane famiglie Kambou e CEG 3 con 5 rubinetti
Numero contatori 40
7) Energie  
Tipo Solare fotovoltaico con quadro protezione e comandi
· Potenza moduli istallati 3 kw
· Panelli Solari (12 moduli da 250wc) 120 Ah

Nel comune di Dori la cisterna, già presente in loco, è invece di 15m3 , ed è stata installata presso il villaggio di Touka Bayel, con alimentazione della pompa fornita da pannelli solari con una potenza di 2Kw. Da lì La rete idrica prevede tre assi principali per servire gli abitanti:

1) Asse Touka Bayel.
Dal villaggio di Touka Bayel a Touka Gorgal – 1 fontana (1 km)
Da Touka Bayel a Touka Sourtatibe – 1 fontana ( 2km).
Da Touka Sourtatibe a Touka Wendou – 2 fontane sotto tettoia (3 km).
A Touka Bayel è stata inoltre costruita una rete idrica interna lunga 2 Km per le fontane della scuola elementare, il dispensario, l’ostetricia, la moschea e due quartieri interni, per un totale di 6 fontane di cui 2 sotto tettoia.

2) Asse Touka Korno
Da Touka Korno a Touka Djomga -2 fontane a Korno e 2 a Ndomga (aka Djomga), servite da 1,5 Km di tubature.
Da Touka Korno verso Touka Nalla – 1 fontana, (1,5km).
Rete interna di Touka Korno lunga 1,5 Km.

3) Asse Touka Boundouwoudoundou
Da Touka Bayel a Touka Boundouwoudoundou – 3 fontane per servire la scuola, il villaggio e la moschea.
Rete interna Touka Boundouwoudoundou di 3Km.

Comune di Dori: villaggi Touka e miniere

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Touka Bayel: 14.185900, -0.239200
Touka Korno: 14.183785, -0.213346
Essakane Mine: 14.366200, 0.087500
Taparko Mine: 13.510400, -0.333500
Touka Ouropila: 14.198790, -0.249080
Touka Ouro Nalla: 14.189330, -0.189520
Touka Dionga: 14.180820, -0.183630
Dantchadi: 13.971267, -0.091117
Touka Wendou: 14.202100, -0.237100
Touka Ndomga: 14.189333, -0.187383
Sourtatibé Touka: 14.194050, -0.204583
Boundou Woudoudou: 14.186550, -0.295983

 

Nel territorio comunale di Dori il progetto prevedeva inizialmente una rete di 6Km di condotte, ma alla luce delle esigenze successivamente paventate dalla popolazione, si è reso necessario rivedere il dato per un totale di 15 Km circa. Quanto realizzato ha permesso di rifornire di acqua potabile una popolazione di circa 15.000 individui.
Le operazioni preliminari si sono svolte con l’aiuto della popolazione locale, con la ripresa dei rilievi topografici per ricercare i percorsi più brevi ed evitare luoghi sacri. L’utilizzo dei terreni privati è stato fatto oggetto di negoziazione con i proprietari, in modo tale da evitare eventuali richieste di risarcimento.
Secondo quanto riferito dal dott. Bationo in una sua relazione, nel maggio 2017 è stata installata la cisterna dell’AEPS, ed effettuato il fissaggio delle scale interne e dei tubi. I lavori sono stati interrotti per finalizzare l’accordo col sindaco del comune, prima dell’installazione delle parti accessorie.
A dicembre 2018 sono stati ultimati i lavori d’installazione della cisterna di Touka Bayel, con annessi pannelli solari da 2Kw, e completati gli scavi per la rete idrica che serve le fontane, la scuola elementare, il dispensario, l’ostetricia, la moschea ed i quartieri interni, per un totale di 6 fontane (2 coperte). Come si evince dallo slideshow sottostante, la cisterna prima dei succitati lavori non era funzionante, né issata in posizione verticale sui sostegni, tantomeno collegata ad una pompa ed ad una rete di distribuzione dell’acqua: era soltanto un grande ed inutile recipiente vuoto giacente sul terreno.

Ancora un attimo...
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Come già spiegato in Risorse idriche, la gestione in toto degli impianti idrici è affidata ad appositi comitati che fanno riferimento alla popolazione interessata. Si tratta di una sorta di sistema auto gestito, molto funzionale per le piccole comunità con impianti commisurati, che ne esalta l’efficienza e nel contempo responsabilizza sia i gestori, che ne devono rispondere alla popolazione, che quest’ultima, la quale impara a sfruttare la risorsa in maniera sostenibile, efficace e duratura. Gli interventi come questi permettono alla popolazione, dopo un indispensabile aiuto iniziale, di responsabilizzarsi e proseguire in maniera autonoma ed autosufficiente, al contrario di certe operazioni mastodontiche dal grande impatto mediatico e dalla dubbia efficacia nel tempo. Allo scopo di raggiungere tale obiettivo si è ritenuto, in fase di progettazione, di realizzare degli impianti di tipo AEPS con annessa rete idrica, su ambedue i territori interessati. Ma cos’è esattamente un AEPS? Nel capitolo Politiche di gestione dell’acqua in Burkina Faso abbiamo già spiegato che l’acronimo sta per ALIMENTATION EN EAU POTABLE SIMPLIFIÉE, ovvero sistemi semplificati per l’adduzione di acqua potabile. Si tratta di una tipologia di impianto per ottenere l’acqua, fra quelli utilizzati nel paese africano, che viene spesso scelto per contesti come quelli interessati dal progetto in questione. Esso deve ricavare l’acqua da una fonte, potabilizzarla, conservarla e permetterne la distribuzione attraverso un’apposita rete. I fattori che indirizzano verso tale scelta sono la qualità, tipologia e portata della fonte, il fabbisogno e la capacità distributiva, l’estensione e tipologia della rete idrica. Lo schema basilare di quanto realizzato presso i comuni di Diebougou e Dori è esemplificato dall’immagine qui sotto:

schema generico aeps - © Associazione Amici del Burkina Faso CC BY-NC-SA 4.0
schema generico aeps – © Associazione Amici del Burkina Faso CC BY-NC-SA 4.0

La pompa viene alimentata da pannelli solari, quindi rispettando l’ambiente. L’acqua estratta non è immediatamente utilizzabile per un uso potabile, ma lo diventa dopo una serie di passaggi. Uno dei problemi maggiori è quello di trovare una falda sotterranea adatta all’utilizzo potabile. Purtroppo molte sono state contaminate nel corso degli anni (deiezioni, prodotti chimici utilizzati nelle vicine miniere), perciò in generale si rendono necessarie diverse trivellazioni esplorative per trovare la fonte adatta, ed infatti nelle aree interessate i tecnici hanno proceduto in tal modo.

Diebougou - trivellazioni di prova

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Baplà: 10.866667, -3.266667
SE1 - Esplorazione dei dati del vescovo emerito della diocesi di Diébougou: 10.921633, -3.329317
SE2 - Esplorazione dei dati del vescovo emerito della diocesi di Diébougou: 10.921933, -3.327950
SE3 - Esplorazione dei dati del vescovo emerito della diocesi di Diébougou: 10.921700, -3.327750

 

Grazie ai due impianti realizzati, la popolazione delle località interessate dispone ora di una sufficiente scorta di acqua potabile, e ciò permette un miglioramento delle condizioni di vita, dell’igiene, ed una diminuzione delle malattie causate da acqua contaminata. Le modifiche in corso d’opera ai progetti tecnici, sono servite a garantire una maggiore conformità alle esigenze, evitando così successivi interventi di ampliamento od adattamento in tempi brevi. L’utilizzo di materiali di qualità per le cisterne e le reti consentirà di ridurre al minimo i costi per la manutenzione, in un’ottica di sostenibilità economica.

 

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