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La governance nel settore minerario: un seminario per spiegare convenzioni, contratti, leggi, mercato ai cittadini.

L’Organizzazione per il rafforzamento delle capacità di sviluppo (ORCADE) ha organizzato a Ouagadougou, dal 13 al 15 ottobre 2020, un seminario sulla governance del settore minerario in Burkina Faso. Fra gli argomenti toccati, le convenzioni minerarie, uno fra gli aspetti più controversi e contestati da parte della società civile locale, anche a causa della mancanza di trasparenza.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti della società civile, delle società minerarie, del Ministero delle miniere e delle cave e delle comunità presso cui si svolge l’attività estrattiva.

Gold bullion bars
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Nel corso della prima giornata, è stato presentato un rapporto che si occupa di convenzioni minerarie e contratti minerari. Questo è ciò che lega lo Stato del Burkinabè alle società minerarie che operano sul territorio. Si tratta di incartamenti riservati ad una ristretta cerchia, che normalmente non vengono rilasciati al pubblico. Ciò non permette ai cittadini comuni di conoscere costi e benefici delle attività, la mancanza di trasparenza insinua il sospetto (spesso a ragione) e ciò porta spesso a conflitti (NdA: Non che ciò si verifichi esclusivamente in Burkina Faso; le attività che presentano un grande impatto sul territorio, come quelle estrattive, vengono spesso perpetrate in modo tale da tenere all’oscuro la popolazione interessata, come in Africa, così negli Stati Uniti od in Cina, tanto per fare un esempio). La conoscenza delle norme contrattuali e delle condizioni di stipula riveste pertanto un ruolo fondamentale e deve necessariamente coinvolgere tutti gli stakeholder, in modo tale da prevenire l’insorgere di future complicazioni. che viene pertanto escluso se Questi documenti non sono noti a Burkinabè e abbiamo cercato di conoscerne il contenuto, i possibili vantaggi e svantaggi ”, ha indicato Jonas Hien, direttore dei programmi della ONG ORCADE.

Nel secondo giorno è stato analizzato invece un rapporto che tratta la legge sulla commercializzazione dell’oro e delle sostanze preziose. Una nuova legge venne infatti approvata nel 2017 ma al di fuori degli addetti ai lavori, ben pochi la conoscono. Il rapporto si è prefissato l’obiettivo di rispondere in maniera semplice ed esaustiva alle domande che la gente comune solitamente si pone: come viene regolamentata la vendita dell’oro? Chi può comprare oro? Chi lo può vendere? La nuova legge tiene indebita considerazione i legittimi interessi del Burkina Faso come nazione che vende oro?

Nell’ultima giornata l’attenzione è stata rivolta ai permessi esplorativi, i quali costituiscono la porta d’accesso al settore minerario. Qual è il contenuto del permesso di ricerca? Cosa c’è dietro al permesso? Chi lo può richiedere? Per quanto tempo? Anche in questo caso, tematiche interessanti, che nel complesso sono state presentate grazie agli studi forniti dalla ONG Diakonia, guidata dalla manager Nadine Koné, che opera nel settore del sostegno allo sviluppo del Burkina Faso.

“L’operatività del Fondo Minerario di Sviluppo Locale, che oggi costituisce una significativa fonte di finanziamento per Comuni e Regioni, è una testimonianza del fatto che la mobilitazione delle risorse domestiche è possibile per assicurare migliori condizioni di vita alle popolazioni. Da qui anche l’importanza di una società civile attiva, illuminata, informata e fornita di dati affidabili per svolgere il proprio ruolo di monitoraggio e controllo, che è anche un diritto”, ha sottolineato Nadine Koné. Ella ha anche infine ripetuto con convinzione questo slogan caro a ORCADE: “L’oro deve brillare per tutti i Burkinabè”.