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Governance mineraria, presentato uno studio del CIFOEB.

Gold bullion bars
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Il settore minerario è in forte espansione in Burkina Faso. Il paese ha 17 miniere industriali attive e 600 siti minerari d’oro artigianali (legali e illegali). L’estrazione mineraria si sta affermando sempre più come industria fondamentale per l’economia e l’occupazione della nazione. Proprio a causa della suo apporto, non è possibile prescindere da una governance accurata, precisa e rispettosa delle regole. Agli inizi delle attività estrattive, va detto che molto veniva lasciato al management, il cui unico scopo era (è) evidentemente, far guadagnare il più possibile alla compagnia, e ciò anche soprassedendo a certe norme (con l’evidente complicità di governo ed istituzioni locali). Il “laissez faire” imperava ovunque nascevano nuovi siti. Tuttavia col trascorrere del tempo, una nuova forma di coscienza ha preso piede, anche grazie alla pressione esercitata dai cittadini, agenzie per lo sviluppo ed ONG che si occupano della materia. Agli albori dell’industria mineraria locale, nessuno si preoccupava di non inquinare le falde acquifere circostanti; ora lo fanno comunque, ma rispettando la legge! Non che ciò non avvenga nei paesi occidentali… Ad ogni modo nuove norme procedono di pari passo con l’acquisita nuova sensibilità e conoscenza del tema da parte della popolazione.

Corporate Governance
Author: Solitude8 License CC BY-SA 3.0 Source: Wikimedia Commons

Secondo lo studio presentato ad Ouagadougou lo scorso 17 novembre 2020, dal Centro per l’informazione, la formazione e lo studio sul bilancio (CIFOEB), “Il Burkina Faso sta migliorando la sua governance mineraria e questo è lodevole”. La relazione, ad opera dei consulenti incaricati Adrien Somda, Barthélémy Dabré e Mathurin Koné, afferma l’importanza del settore estrattivo per l’economia, ed intende analizzare i processi di governance attuali, le loro performance e conformità agli standard internazionali.
I tre esperti hanno innanzitutto notato che il contesto attuale è contraddistinto dalla revisione dei testi che disciplinano l’attività mineraria e dall’insicurezza che affligge il funzionamento dei siti minerari in Burkina Faso.
Per condurre lo studio, si sono basati sui benchmark di governance elencati da una serie di istituzioni internazionali. Hanno anche svolto un’analisi dell’organizzazione del settore, del buon governo nella gestione dei proventi dell’estrazione dell’oro nonché dei meccanismi messi in atto per gestire tali entrate.
La conclusione dello studio in merito all’attuale situazione ha espresso un giudizio generalmente positivo, dettato anche adesione del Burkina all’EITI (Extractive Industries Transparency Initiative).
Tuttavia sono stati anche evidenziate problematiche ricorrenti, come l’approssimazione negli studi di fattibilità e nelle valutazioni di impatto ambientale. Su tali aspetti c’è sicuramente ancora moltissimo da lavorare.

Lo studio servirà da punto di partenza per la formulazione di nuove proposte e best practice che verranno valutate dal CIFOEB, prima di poter essere implementate all’interno dei processi di governace dell’industria mineraria.

 

 

 

Fonte: Lefaso.net