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Burkina Faso, l’ambasciatore dell’Unione Europea visita le infrastrutture finanziate dalla sua istituzione a Kaya.

Elvira Pruscini
Elvira Pruscini, rappresentante PAM.
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L’ambasciatore dell’Unione europea in Burkina Faso, Daniel Aristi Gaztelumendi, ha visitato martedì 12 dicembre 2023 diverse infrastrutture finanziate dall’Unione Europea nel comune di Kaya, accompagnato dalle autorità locali del Centro-Nord e dai partner attuatori dei diversi progetti.
L’Unione Europea, in collaborazione con il governo del Burkina Faso, UN-Habitat e il Programma Alimentare Mondiale (WFP), ha finanziato la costruzione di alloggi, infrastrutture idriche, centri sanitari e scuole nella regione Centro Nord, a beneficio degli sfollati interni persone e persone vulnerabili. Inoltre attualmente finanzia attività di sostegno al reddito familiare per le donne, fascia debole sulle cui spalle spesso ricade la responsabilità di sostenere l’intero nucleo familiare, visto che spesso gli uomini o sono stati uccisi, o fuggiti altrove, o reclutati come volontari per la difesa dagli jihadisti.
Si tratta di un contributo di 2,6 miliardi di FCFA, concessi attraverso UN-Habitat. Grazie a tale spesa sono state costruite 312 unità abitative in 4 città, di cui 100 per la città di Kaya, su lotti con una superficie minima di 150 mq., a beneficio di 1.800 sfollati interni e famiglie ospitanti. Secondo Yombi Ouédraogo, project manager di UN-Habitat, la costruzione di queste unità abitative si è stata realizzata considerando un approccio territoriale che si possa integrare in una futura zona di urbanizzazione.
All’interno della neonata cittadella vi è spazio per costruire infrastrutture scolastiche, aree boschive e ricreative per bambini, ecc. Per quanto riguarda i comfort, questi alloggi sono dotati di illuminazione fotovoltaica e servizi igienici ecologici. Una impianto idrico del tipo AEPS da 12 m3 si dirama fino a 6 fontanelle che servono sia i residenti della città che le comunità ospitanti.
Kaya è il comune che ospita il maggior numero di sfollati interni secondo Adama Simporé, primo vicepresidente della delegazione speciale del comune di Kaya che accoglie favorevolmente il progetto. “Ringraziamo l’UN-Habitat attraverso l’Unione Europea, che è venuta a sostenere le autorità affinché le popolazioni dispongano di alloggi dignitosi per preservare la loro privacy”, ha dichiarato il funzionario.
“Non è solo qui che i finanziamenti dell’Unione Europea hanno reso possibile la costruzione delle città. A Tougouri ci sono 100 unità abitative costruite con gli stessi servizi e lo stesso approccio, così come a Dori ed a Kongoussi. In totale sono state costruite 312 unità abitative per le famiglie”, informa Yombi Ouédraogo, responsabile di UN-Habitat.
Dal canto suo l’Ambasciatore dell’Unione Europea in Burkina Faso, Daniel Aristi Gaztelumendi, ha espresso la sua soddisfazione dopo aver visitato le realizzazioni e dopo aver parlato con i beneficiari: “I risultati sono visibili e palpabili ”, ha affermato prima di aggiungere che “ si tratta di una partnership eccezionale. Ciò che più mi ha colpito è stata la resilienza, il coraggio delle persone che ho potuto incontrare. Le comunità ospitanti e le comunità che riescono a convivere in armonia, è straordinario, sono molto stupito”.
Fra l’altro l’Unione Europea sostiene il Programma Alimentare Mondiale (WFP) con progetti integrati di strutturazione della resilienza che mirano a rafforzare la convivenza pacifica fra le varie etnie e territori, come il progetto “Rafforzare la coesione sociale attraverso il sostegno multidimensionale agli sfollati di lungo periodo e alle popolazioni ospitanti nel Sahel e nel Centro Nord del Burkina Faso”. All’interno di tale progetto sono state realizzate infrastrutture, perforazioni, pulizia delle grondaie, recupero della terra, orti, lavori di regolazione dei flussi di acqua, tracciati, oltre che corsi di formazione nella produzione tradizionale di sapone, allevamento, ecc. Secondo Elvira Pruscini, rappresentante del WFP, l’approccio territoriale integrato di questo progetto consente anche di affrontare le molteplici sfide presenti nell’area di intervento: sicurezza e sfollamenti interni, insicurezza alimentare, coesione sociale, creazione di opportunità economiche: “60 donne formate nella produzione di sapone, 100 donne formate nell’imprenditorialità. Abbiamo sostenuto 300 famiglie con piccoli ruminanti e pollame”, ha aggiunto Béranger Méda, dell’unità residenziale dell’ufficio sul campo del WFP Kaya.

Daniel Aristi Gaztelumendi
Daniel Aristi Gaztelumendi, ambasciatore UE. Source: https://europa.eu

Si tratta quindi di un esempio di partnership di successo con grandi risultati, secondo l’ambasciatore.
A fronte di tutto ciò, sempre alla presenza dello stesso Daniel Aristi Gaztelumendi, sono stati ufficialmente avviati i lavori per lo sviluppo della fogna nel distretto di Tanghin a Ouagadougou lo scorso il ​​7 dicembre. Il progetto viene finanziato dall’Unione Europea e dalla Banca Europea per gli Investimenti (15 milioni di € all’incirca), e prevede la creazione di un canale di drenaggio dell’acqua piovana di quasi 5 km, dalla cintura verde di Ouagadougou fino all’ingresso del parco urbano Bangr-weogo.
È inoltre prevista la realizzazione di 19 strutture di attraversamento (culvert), un bacino di 154.000 m3, l’impianto di 11.000 alberi e la realizzazione di diverse infrastrutture sociali.
Questo canale di drenaggio dell’acqua piovana ha lo scopo di:
• Ridurre le inondazioni nell’area interessata, che conta 500.000 persone colpite,
• Ridurre la perdita di vite umane legata alle inondazioni (ogni anno qualche residente perde la vita per tale causa),
• Ridurre la prevalenza di malattie legate alla mancanza di servizi igienico-sanitari,
• Creare posti di lavoro e attività generatrici di reddito,
• Sviluppare le sponde del canale con strutture sportive e ricreative.

 

 

Fonti: https://europa.eu, burkina24.com, https://un.org