
Lo scorso 5 novembre un attacco terroristico nel villaggio di Zaongo, centro nord del Burkina Faso, a causato circa 70 morti, soprattutto bambini ed anziani. Incendiate anche molte case. Il procuratore Simon Gnanou è riuscito a recarsi sul posto dopo un periglioso viaggio, su di un percorso minato, durante il quale è pure rimasto vittima di un’imboscata, fortunatamente senza conseguenze, grazie alla scorta. L’ufficiale ha potuto quindi ascoltare i testimoni, giungendo alla conclusione che sarà difficile individuare il numero esatto di morti. Un residente della zona ha riferito ai giornalisti presenti, che prima della carneficina, Zaongo era l’unico villaggio della zona a non aver mai subito aggressioni da parte dei terroristi. “Non si può escludere – ha precisato l’uomo – che gli abitanti potessero essere complici o sostenitori dei terroristi”. L’episodio è avvenuto due giorni dopo intensi combattimenti tra le forze di sicurezza burkinabé e miliziani jihadisti.