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Roch Kaboré riconfermato presidente del Burkina Faso.

Secondo i risultati preliminari delle elezioni di domenica il presidente del Burkina Faso Roch Kaboré è stato rieletto con un largo margine alla guida del paese. Un risultato per certi versi sorprendente, non tanto per la riconferma, bensì per il plebiscito che sancisce in modo inconfutabile la vittoria di Kaboré: 57,87% dei voti, contro il 12,46 per cento dell’ex ministro delle finanze Zephirin Diabre e il 15,48 per cento di Eddie Komboigo, capo del partito dell’ex presidente Blaise Compaoré, che governò il Burkina Faso per 27 anni fino alle grandi proteste del 2014. Poiché uno dei candidati ha ottenuto più del 50% dei voti già al primo turno, non sarà necessario ricorrere ad un ballottaggio, cosa che i partiti dell’opposizione invece auspicavano. Se ciò si fosse verificato, era stato stipulato un patto affinché tutte le forse di opposizione si coalizzassero e votassero unanimemente l’avversario più quotato di Kaboré. Gli sconfitti hanno denunciato brogli e contestato l’elezione, che è stata invece confermata nella sua validità dalla commissione elettorale e dagli osservatori internazionali (pure loro contestati da una certa parte di attivisti, in particolar modo l’ambasciatore statunitense). Ciò nonostante i seggi chiusi per pericolo terrorismo nel nord ed est della nazione,che ha impedito a circa il 7% degli aventi diritto di votare.
La Corte Costituzionale ora ha comunque una settimana di tempo per confermare il risultato.

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By Koch / MSC – CC BY 3.0 de

Roch Marc Christian Kaboré ha basato la sua campagna elettorale sull’aver reso gratuita l’assistenza sanitaria a tutti i bambini sotto i 5 anni e sull’aver asfaltato alcune delle strade che attraversano il paese. Risultati ragguardevoli considerata la situazione economica del Burkina Faso, ma che, secondo gli esponenti dell’opposizione sono poca cosa in confronto alle grandi problematiche che affliggono il territorio: dal terrorismo, agli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, dalla corruzione delle istituzioni all’istruzione. In particolar modo, a leggere i commenti sui media locali, la corruzione stratificata a tutti i livelli viene percepita da buona parte dei cittadini come la cause principale dei mali del paese.