Nota: questo libro NON È Lo sguardo di uno sconosciuto di Karin Fossum, ed. 28 agosto 2007!
In un tempo sospeso tra sogno e ricordo, partiamo per un viaggio nel cuore dell’Africa e ci abbandoniamo al piacere di vagabondare. Da Dakar a Douala, da Bamako a Benin, da Khartoum a Casablanca, in ogni nuova città Emmanuel Iduma raccoglie delle reliquie, dei souvenir, dei mattoncini per colmare le distanze e conservare i ricordi. Spille, portachiavi, cartoline. Ma soprattutto raccoglie incontri. Artisti, tassisti, scultori, facchini, poliziotti, mendicanti, migranti, su ognuno di loro lo sguardo del viaggiatore si posa per scattare una fotografia. Gli occhi mettono a fuoco, il dito si piega, e nella memoria si imprimono gioia e sofferenza, speranza e nostalgia, i volti di un’umanità che trabocca di vita. Emmanuel Iduma ci fa scoprire, con una serie di fotografie e una voce dolcemente malinconica, il dolore della separazione e il conforto dell’incontro con l’altro, creando un ritratto onirico e al contempo estremamente reale dell’Africa moderna.
Dalla copertina