Il Centro Ospedaliero Regionale (CHR) di Fada N’Gourma ha affrontato una grave crisi idrica dal novembre del 2024, una situazione che ha messo a repentaglio la salute dei pazienti e il lavoro del personale. Tuttavia, recenti sviluppi offrono un barlume di speranza. Il 6 febbraio 2025, Adama Somdakouma, segretario generale dell’Unione dei lavoratori della salute umana e animale (SYNTSHA) sezione del Gourma, ha annunciato che l’approvvigionamento idrico è stato ristabilito grazie a una partnership strategica con la Centrale d’Achat des médicaments Essentiels Génériques (CAMEG).
L’importanza di questo traguardo è stata chiarita durante una riunione tenutasi il 29 gennaio 2025, dove i membri della sezione SYNTSHA Gourma hanno espresso preoccupazioni per la crisi in corso. La realizzazione di due nuovi pozzi, capaci di fornire un totale di 10 metri cubi di acqua, rappresenta un passo significativo. Questi pozzi sono alimentati sia da pannelli solari che dalla rete elettrica locale SONABEL, dimostrando così un approccio sostenibile alla crisi.

Tuttavia, nonostante i recenti progressi, la situazione rimane precaria. L’approvvigionamento idrico continua a presentare delle irregolarità, in particolare nei piani alti dell’ospedale. Somdakouma ha espresso la sua cautela riguardo ai risultati raggiunti: “Abbiamo trovato l’acqua, ma la portata non è ancora soddisfacente. Speriamo che i prossimi giorni confermino questi miglioramenti.” Questa affermazione mette in evidenza la necessità di monitorare attentamente l’evoluzione della situazione e di adottare misure a lungo termine.
Somdakouma ha anche sottolineato l’importanza di una gestione proattiva da parte dei responsabili dell’ospedale. Rammaricandosi per il fatto che la crisi si sia protratta per così tanto tempo, ha esortato a un’azione tempestiva per garantire accesso costante all’acqua potabile per pazienti e personale sanitario. “I due pozzi realizzati in meno di una settimana dimostrano che è possibile agire rapidamente”, ha dichiarato. Tuttavia, la mancanza di interventi precedenti rimane un punto interrogativo, specialmente considerando le sfide legate alla sicurezza nella regione, spesso colpita da attacchi terroristici.