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L’ Africa ai tempi del coronavirus

Non bastavano la crisi climatica e l’emergenza rifugiati, ora il Burkina Faso si ritrova a dover fronteggiare anche il COVID-19. Tra i paesi africani più colpiti, nemmeno l’elite politica è riuscita a sfuggire, con 4 ministri contagiati. Dal 21 marzo sono state chiuse le frontiere aree e terrestri e vietati gli assembramenti di oltre 50 persone, ma è alquanto improbabile che ciò basti a fermare la pandemia, considerata la debolezza del sistema sanitario. I numeri sono ancora bassi, ma destinati a salire (cfr https://fr.wikipedia.org/wiki/Pand%C3%A9mie_de_Covid-19_au_Burkina_Faso).

I primi due casi sono stati registrati lo scorso 9 marzo. Pare si trattasse di due cittadini francesi. Il contagio si è poi diffuso, grazie anche ad altri casi importati da parte di cittadini europei. Ciò ha scatenato, in Burkina Faso come anche in altri paesi del continente, la caccia all’untore bianco. Tra gli imputati anche l’ambasciatore italiano Andrea Romussi, il cui ultimo viaggio in Italia risale a novembre 2019, accusato dal Ministro della Salute Claudine Lougué (fonte: sito repubblica.it – da Henry Wilkins, Reuters ), di aver importato il COVID-19 al rientro dalle vacanze. A quanto risulta invece, il diplomatico sarebbe stato infettato nella capitale Ougadougou. In tutte le nazioni africane gli attacchi verbali e fisici contro gli stranieri occidentali, i bianchi, si susseguono con crescente intensità, tanto da consigliare alcune ambasciate di richiedere ai propri cittadini di limitare gli spostamenti allo stretto necessario, od offrire aiuto per un eventuale rimpatrio.
C’è chi dietro a tutto ciò ipotizza una precisa strategia da parte di qualcuno che potrebbe trarre vantaggio dalla situazione: dai gruppi terroristici ad alcune potenze straniere, oppure anche per questioni di politica interna. Un fatto è però inconfutabile: il virus è stato portato in Africa dai “bianchi”. Quegli stessi che cacciano gli Africani che a rischio della vita tentano di arrivare in Europa, tacciandoli di essere brutti, sporchi, cattivi. Ed anche di portare malattie.
Ebbene, cari Bwana, come ci si sente oggi ad essere dall’altra parte della barricata?