Una bomba fatta in casa ha ucciso tre paramilitari della gendarmeria e feriti altri tre lo scorso 29 marzo. Il fatto è accaduto nel nord-ovest del Burkina Faso, ed è stato confermato da fonti della sicurezza. L’attacco alla pattuglia è avvenuto precisamente a Gomboro, nella regione di Boucle du Mouhoun. I feriti sono stati portati in ospedale e l’area è stata sottoposta a bonifica. Un’altra fonte di sicurezza, a conferma dell’attacco, ha affermato che due paramilitari sono stati uccisi sul colpo dall’esplosione, mentre un terzo è successivamente morto a causa delle ferite riportate. L’attentato è stato perpetrato da terroristi di matrice jihadista.
I dispositivi esplosivi improvvisati (IED) sono l’arma preferita dai ribelli della regione, e dal 2018 hanno ucciso 150 persone, secondo un conteggio AFP. Tali attacchi sono spesso seguiti da ulteriori azioni terroristiche, spesso indirizzate anche alla popolazione civile.
Quattro soldati Burkinabe sono stati uccisi e otto feriti all’inizio di marzo da due IED che sono esplosi mentre i loro veicoli li superavano. Anche tale attacco è avvenuto nel nord del Paese.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, gli attacchi jihadisti in Burkina Faso, Mali e Niger hanno causato la morte di circa 4.000 persone l’anno scorso.
2020-03-30