Il 19 gennaio 2024, il governo del Burkina Faso ha annunciato di aver sventato un tentativo di colpo di stato. Secondo le informazioni ufficiali, dal 13 gennaio i servizi di sicurezza erano impegnati a smantellare una rete composta da militari in carica e militari radiati, da civili e da attivisti, che pianificava di destabilizzare le istituzioni del paese.
Il ministro della comunicazione del governo del presidente Ibrahim Traoré, ha dichiarato che questa rete era intenzionata a creare dei disordini così da consentire l’intervento di un commando proveniente dall’estero allo scopo di bloccare il governo di transizione.
La giunta militare fa sapere ora che i suoi servizi di intelligence e di sicurezza hanno messo fine a un nuovo tentativo di colpo di Stato e stanno attivamente ricercando le persone ritenute coinvolte. Tra i fermati c’è anche l’ex capo della gendarmeria nazionale, il tenente colonnello Evrard Somda, arrestato insieme ad altri tre militari lo scorso fine settimana nella capitale Ouagadougou.
Va comunque notato che il susseguirsi di episodi che vanno a turbare la vita politica della giunta induce due sospetti. Innanzitutto che il capitano-presidente Traoré – garante di una transizione che dovrebbe portare al voto e restituire il potere ai civili, ma che non è ancora ben definita – ha qualche problema a tenere le redini dell’esercito. In secondo luogo, la comunicazione di questi presunti golpe a ripetizione crea un clima di incertezza e consente alla giunta militare di pilotare la transizione, allungandone i tempi e affievolendo il dibattito politico.