Militari del Burkina Faso

Dodici sospetti terroristi rinvenuti morti nelle loro celle a Tanwalbougou

La BBC riporta oggi la notizia che nella giornata del 13 maggio 2020 dodici individui sospettati di terrorismo, sono stati trovati senza vita all’interno delle proprie celle, ove erano stati rinchiusi. Il procuratore della città di Fada N’Gourma, Judicael Kadéba, ha riferito che venticinque persone sono state arrestate durante la notte di lunedì scorso, in un’operazione antiterrorismo condotta dalla gendarmeria e dalle cosiddette forze di sicurezza, un’organizzazione paramilitare; egli ha anche aggiunto che “sfortunatamente, dodici di loro sono morte nel corso della notte nelle celle in cui erano detenuti”, nella stazione della gendarmeria di Tanwalbougou. La maggior parte delle vittime apparteneva all’etnia dei Fulani. Le cause dei decessi sono al momento ancora sconosciute, mentre un’indagine è attualmente in corso. L’agenzia di stampa AFP riferisce che secondo le informazioni ottenute, potrebbe trattarsi di asfissia.
Un caso simile si era verificato nel luglio 2019, quando undici persone accusate di traffico di droga erano state trovate morte in una cella della polizia.
Come riportato in un precedente articolo su questo sito, lo scorso 20 aprile Human Rights Watch aveva accusato le forze di sicurezza del Burkina Faso, di aver sommariamente giustiziato trentuno persone a Djibo, lo scorso 9 aprile, al termine di quella che essa aveva definito come una “brutale parodia di un’operazione antiterrorismo”.
Sia nel caso odierno che in quello di Djibo, le vittime sono di etnia Fula, spesso accusata di complicità e connivenza con i gruppi terroristici di matrice islamica che imperversano nel paese. Stando a quanto affermato da diverse organizzazioni per il rispetto dei diritti umani, per tale ragione i Fulani sono divenuti il principale bersaglio delle suddette forze di sicurezza: lo scorso 2 maggio, un insegnante appartenente a tale gruppo etnico, accusato di avere legami con i terroristi, è stato trovato morto in una stazione di polizia a Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso.
Secondo il quotidiano francese Lemonde, in Burkina Faso spesso le popolazioni appartenenti alle altre etnie associano i Fulani ai gruppi jihadisti che imperversano nel territorio.


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