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La Russia costruirà una centrale nucleare in Burkina Faso.

Il la junta militare al potere, guidata da Ibrahim Traoré, e la società nucleare statale russa Rosatom hanno siglato un memorandum d’intesa per la costruzione di una centrale nucleare lo scorso 13 ottobre 2023. Lo ha reso noto il ministero dell’Energia del Burkina Faso. La firma è stata apposta dal ministro dell’Energia e delle Miniere Simon-Pierre Boussim dello stato africano e da Nikolay Spasskiy, vicedirettore generale di Rosatom. Secondo le aspettative, la centrale dovrebbe assorbire circa l’intero fabbisogno energetico del paese; ciò risponde ad una precisa richiesta del leader burkinabé Traoré, avanzata al presidente russo Vladimir Putin durante il vertice Russia-Africa a San Pietroburgo dello scorso luglio.

Il presidente ad interim del Burkina Faso stringe la mano al dittatore russo Vladimir Putin [27/7/2023] Source http://en.kremlin.ru/.
Il presidente ad interim del Burkina Faso stringe la mano al dittatore russo Vladimir Putin [27/7/2023] Source http://en.kremlin.ru/.
Al momento la capacità energetica del Burkina Faso si attesta sui 420 megawatt, provenienti da petrolio ed in misura nettamente inferiore da carbone (2%) ed altro (fonte gzeromedia); solo un cittadino su cinque è collegato alla rete elettrica.
Secondo le attese, entro il 2030 la nuova centrale dovrebbe essere in grado di fornire elettricità al 95% dei cittadini nelle aree urbane ed il 50% in quelle rurali.
Al momento non è però dato sapere come verrà pagata la costruzione e la manutenzione dell’impianto, i costi, e la tempistica. Diversi analisti dubitano che possa essere messa in funzione entro il 2030. Anche perché la Russia, attraverso le sue aziende statali, ha già siglato accordi simili con altre nazioni africane: in Egitto ne è stata progettata una a partire dal 2017 (28,5 miliardi di euro), come in Nigeria che però è ancora in alto mare.
Infine c’è da riflettere sul fatto che una centrale nucleare in un paese in mano ai terroristi costituisce un bersaglio invitante; con larghe porzioni di territorio in mano agli jihadisti, ci si domanda come faranno a proteggere la centrale ed i lavoratori; ed anche chi provvederà a tale incombenza…

 

 

Fonte: vocenews, il Post, Reuters