In una recente conferenza stampa tenutasi ad Ouagadougou, il comandante delle operazioni del teatro nazionale (COTN), il tenente colonnello Yves Didier Bamouni, supportato dal ministro del Genere e della Famiglia, Salimata Nébié, ha posto l’accento sul sempre maggiore coinvolgimento delle donne con il terrorismo nazionale.
Secondo quanto osservato, esse si occupano prevalentemente di intelligence, supporto logistico ed assistenza, ma sono anche direttamente coinvolte negli attacchi armati. A testimonianza di ciò, sono stati riportati alcuni episodi noti.
Ad esempio, durante l’attacco al distaccamento di Barsalgho il 10 luglio 2022, sono state osservate donne che incitavano i terroristi. Lo stesso accadde a Gaskindé, Namsiguima e Solhan. Nel recente attacco al distaccamento di Kelbo il 25 luglio, sono state viste raccogliere terroristi feriti e morti. Secondo alcuni addirittura vi sarebbero donne al comando di alcuni gruppi; fatto non ufficialmente confermato e che di per sé avrebbe dell’incredibile, considerata la bassa posizione sociale delle donne secondo i seguaci della sharīʿah.
Il ministro ha lanciato un appello affinché esse abbandonino la via del male e fungano invece da strumenti di pace e conciliazione.