“Sì, voglio dirlo chiaramente: non siamo in una democrazia, ma in una rivoluzione popolare progressista”, ha dichiarato. Questo messaggio è apparso cruciale per lui, tanto da esprimere stupore nei confronti di coloro che, secondo lui, dovrebbero avere una maggiore consapevolezza riguardo a questa realtà. “È sorprendente che gli intellettuali, coloro che hanno ricevuto un’istruzione, possano credere che un Paese possa svilupparsi attraverso la democrazia”, ha aggiunto Traoré, enfatizzando che tale convinzione è errata.
Il capo della junta militare al potere ha continuato la sua argomentazione sostenendo che la democrazia è solo il traguardo finale per una nazione. “Per arrivare a questo traguardo, è necessario passare attraverso una rivoluzione e noi siamo indubbiamente in fase di rivoluzione”, ha ribadito, incoraggiando tutti a comprendere questa realtà. Ha quindi invitato la popolazione a integrare questa comprensione nelle loro menti e nelle loro azioni quotidiane.
Concludendo il suo discorso, egli ha esortato tutti a guardare oltre le etichette di democrazia o libertà individuale. Ha specificato che il governo continuerà a comunicare e a spiegare il significato della loro rivoluzione per garantire che tutti possano comprenderne la profondità. “Il nostro compito è di comunicare, spiegare e far comprendere cosa significhi la nostra rivoluzione. Non ha senso parlare di democrazia in un contesto in cui ci sono “libertinaggi” di azione o espressione. Ogni individuo ha il diritto di esprimersi, ma ciò non deve sfociare in un disordine sociale”, ha chiosato.
Il discorso ha chiarito una volta per tutte la visione del Capitano Ibrahim Traoré per un Burkina Faso; se qualcuno aveva dei dubbi, ora sa che non c’è spazio per la libertà d’espressione sotto il suo governo.