news

Trump taglia i fondi USAID per i paesi poveri, cosa accadrà in Burkina Faso.

A molti parrà incredibile, ma il maggior contributore di fondi per il Burkina Faso non è la Federazione Russa. E nemmeno la Cina. Sono gli Stati Uniti. Il 20 gennaio 2025, in concomitanza con l’insediamento del presidente Donald Trump, la Casa Bianca ha emesso un decreto presidenziale indicando una pausa di 90 giorni sui programmi di aiuto americano allo sviluppo. Questa decisione, volta a rivalutare e riallineare gli aiuti esteri con gli interessi strategici degli Stati Uniti, ha destato grande preoccupazione a causa del potenziale impatto sui vari programmi di sviluppo dei paesi poveri. Il Segretario di Stato, Marco Rubio, ha fatto sospendere gli aiuti finanziati attraverso il Dipartimento di Stato e l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID) per condurre un’analisi approfondita delle iniziative esistenti, nel contesto del programma “America First”. in altre parole per valutare dove agli USA conviene continuare a finanziare e dove no. Tali fondi venivano elargiti sia direttamente dall’amministrazione americana, che attraverso il finanziamento delle agenzie internazionali che fanno in capo all’ONU. Ciò si rifletterà inevitabilmente anche sul flusso di denaro verso il Burkina Faso. 

Nel 2024, il Burkina Faso ha ricevuto un significativo finanziamento di 153 miliardi di FCFA (circa 243 milioni di dollari) dedicato alle risposte umanitarie e allo sviluppo. I settori prioritari di intervento includono sicurezza alimentare, salute, acqua, servizi igienico-sanitari e protezione sociale.

  • Sicurezza Alimentare e Nutrizione
    L’USAID/BHA ha implementato iniziative volte a rafforzare la sicurezza alimentare in collaborazione con agenzie come UNICEF e il Programma Alimentare Mondiale (PAM). Grazie a questo sostegno, nel 2024 è stato possibile affrontare l’aumento dei livelli di malnutrizione nelle regioni vulnerabili del Burkina Faso, quali Boucle du Mouhoun e Centro-Nord, distribuendo alimenti terapeutici pronti all’uso e fornendo assistenza nutrizionale alle popolazioni più colpite.
Source: https://www.leconomistedufaso.com/
    • Per quanto concerne il settore sanitario, sono stati destinati circa 9 milioni di dollari per garantire servizi essenziali alle popolazioni colpite da conflitti. Le attività supportate comprendono la sorveglianza delle malattie, l’erogazione di farmaci e la formazione del personale sanitario. Inoltre, l’UNHCR è coinvolto nella fornitura di servizi sanitari e campagne di vaccinazione, contribuendo a migliorare le condizioni di salute dei rifugiati e delle comunità locali.
    • Acqua, Igiene e Servizi Igienico-Sanitari (WASH)
      Nel settore WASH, oltre 11 milioni di dollari sono stati investiti per sostenere programmi volti a prevenire epidemie di malattie trasmissibili e affrontare la malnutrizione acuta. Attraverso collaborazioni con ONG, sono state realizzate infrastrutture essenziali per l’acqua potabile e i servizi igienico-sanitari, insieme ad attività di sensibilizzazione per promuovere pratiche igieniche adeguate.
    • Protezione Sociale
      Un ulteriore aspetto cruciale riguarda la protezione delle popolazioni vulnerabili, in particolare gli sfollati interni e i rifugiati, per i quali sono previsti interventi specifici come supporto legale, servizi psicosociali e creazione di spazi sicuri. Sono stati messi a disposizione 9,7 milioni di dollari per garantire che queste categorie ricevano l’assistenza necessaria in un contesto di conflitto.

Prospettive Future
Entro aprile 2025, dovrebbe essere diramato un aggiornamento sulle intenzioni degli USA, allo scopo di determinare se, ed eventualmente in quale misura, gli aiuti finanziari continueranno ad essere erogati. Nel 2024, questi ultimi avevano raggiunto un picco storico rispetto agli anni precedenti. Gli Stati Uniti hanno contribuito con 124 milioni di dollari al Programma Alimentare Mondiale (WFP) per le operazioni in Burkina Faso nel 2024, rappresentando il 70% di tutte le donazioni ricevute dal WFP per il paese. Questi fondi sono stati utilizzati per fornire assistenza alimentare e supportare il Servizio Aereo Umanitario delle Nazioni Unite (UNHAS), che ha trasportato operatori umanitari e forniture di soccorso in aree difficili da raggiungere. A ciò vanno aggiunti 55 milioni di US$ per la crisi umanitaria forniti dalle agenzie statunitensi.

 

Fonti: leconomistedufaso.com, news.un.org, www.wfp.org, usnews.com