Il nuovo Coordinatore nazionale antifrode (CNLF), Dr. Mohamadi Compaoré, è stato ricevuto in udienza dal Controllore generale dello Stato, Lassané Compaoré, presso l’Autorità superiore per il controllo dello Stato e la lotta contro la corruzione (ASCE-LC). Questo incontro si è svolto a seguito di una richiesta da parte del CNLF, desideroso di presentarsi ufficialmente e di esprimere la propria intenzione di instaurare una cooperazione fruttuosa con l’ASCE-LC, volta a garantire una maggiore efficienza nella lotta contro le pratiche fraudolente e l’imperante corruzione.
Il Dr. Compaoré ha messo in evidenza come la frode e la corruzione rappresentino due aspetti interconnessi di uno stesso problema, portando conseguenze devastanti per l’economia del Burkina Faso. In questo contesto, ha sottolineato l’importanza cruciale della collaborazione tra istituzioni per raggiungere risultati tangibili e duraturi nella lotta contro questi fenomeni negativi.
Dal canto suo, il Controllore generale dello Stato ha ribadito la necessità di un’efficace cooperazione fra le diverse istituzioni, essenziale per garantire una gestione sana e virtuosa delle risorse pubbliche del Paese. Le discussioni tra i due funzionari hanno dunque condotto alla definizione di una serie di azioni congiunte. Entrambi si sono impegnati non solo a intensificare la lotta contro la frode e la corruzione, ma anche a porre le fondamenta per un sistema permanente destinato a ridurre questi flagelli alle loro manifestazioni più semplici.
Questo incontro segna un passo significativo nella direzione di un impegno condiviso e coordinato, mirato ad una maggiore trasparenza ed equità.
Come associazione operante in Burkina Faso non possiamo che auspicare che il nuovo venuto porti realmente a dei cambiamenti soprattutto nel settore delle dogane, dove la corruzione raggiunge livelli altissimi ed i nostri container per poter attraversare il confine devono sottostare a sempre più pesanti vessazioni economiche, cosa in altre nazioni africane non avviene, in quanto gli aiuti umanitari non sono sottoposti a dazi.

