Uno dei capisaldi della politica interna della junta militare che governa il Burkina Faso è quello della ricerca dell’autosufficienza alimentare. Da qualche tempo si ricerca di incentivare la produzione del riso locale. Lo scorso 30 novembre 2024 sono state consegnate, con tanto di cerimonia presieduta da Ibrahim Traorè, venti macchinari in grado di selezionare il riso grazie a dei selezionatori ottici. I beneficiari fanno parte della piattaforma d’innovazione chiamata “Riso di Hauts-Bassins”.
Il riso è il quarto cereale più coltivato in Burkina Faso, dopo il sorgo, il miglio e il mais. Tuttavia, la produzione locale non soddisfa ancora i bisogni del paese. La resa media del riso è di circa 3000 kg/ha, molto inferiore rispetto ad altri paesi. Ci sono vari fattori che ne limitano la produzione, come i cambiamenti climatici, la mancanza di centri di trasformazione e lavorazione del riso, e l’uso limitato di semi migliorati e fertilizzanti.
I selezionatori per il riso possono contribuire a migliorare il processo produttivo. Si tratta di macchine che separano i chicchi di riso in base a diverse caratteristiche, come dimensione, forma e peso.:
-Carico: Il riso viene caricato nella macchina tramite una tramoggia.
-Pulizia: Un sistema di aspirazione rimuove le impurità più grandi, come paglia e stocchi.
-Separazione: I chicchi vengono fatti passare attraverso vari cilindri ad alveoli che separano i chicchi buoni da quelli rotti e dalle impurità più piccole.
-Ventilazione: Un ventilatore a doppia aspirazione aiuta a separare ulteriormente le impurità leggere, come polveri e semi d’infestanti.
-Raccolta: I chicchi selezionati vengono raccolti e condotti verso l’uscita, mentre le impurità vengono eliminate.