Mali, stretta sull’estrazione artigianale dell’oro.

Il governo del Mali ha annunciato mercoledì la sospensione delle licenze per le aziende minerarie artigianali straniere, a seguito di una serie di incidenti mortali nel paese dell’Africa occidentale, uno dei principali produttori di oro del continente. La misura è stata disposta dal Generale Assimi Goita, presidente del governo transitorio maliano, e comunicata attraverso una dichiarazione trasmessa dalla televisione nazionale ORTM, in occasione di una riunione del Consiglio dei Ministri.

Questa decisione arriva dopo che vari incidenti nei siti minerari hanno portato alla morte di numerose persone, l’ultimo dei quali si è verificato a gennaio nella regione di Koulikoro, nel sud del paese, e in febbraio nella regione di Kayes, nel sud-ovest. L’estrazione artigianale di oro è stimata produrre circa 30 tonnellate di oro all’anno, rappresentando il 6% della produzione annuale totale di oro del Mali.

Nella dichiarazione del Consiglio dei Ministri è stato precisato che verranno adottate misure per facilitare il recupero delle attrezzature utilizzate nell’estrazione dell’oro, che saranno integrate nel patrimonio nazionale. Questo segna un cambiamento significativo rispetto al passato, quando le aziende minerarie potevano recuperare le proprie attrezzature dopo aver pagato una multa alle autorità locali. “Queste misure sono progettate per rafforzare ulteriormente le autorità statali e proteggere i nostri cittadini. Ci conferiscono il potere di sequestrare materiali (attrezzature minerarie), che saranno confiscati e posti sotto la tutela del patrimonio nazionale,” ha dichiarato Gen. Daoud Ali Mohammedine, ministro della sicurezza e della protezione civile, durante un intervento su ORTM.

Negli ultimi anni, si sono manifestate preoccupazioni riguardo al fatto che i profitti derivanti dall’estrazione non regolamentata dell’oro nel nord del Mali potessero avvantaggiare gruppi estremisti attivi in quella regione. “L’oro rappresenta di gran lunga l’esportazione più importante del Mali, costituendo oltre l’80% delle esportazioni totali nel 2021,” secondo quanto riportato dall’Amministrazione commerciale internazionale, un’agenzia del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti.

Oltre 2 milioni di persone, ovvero più del 10% della popolazione maliana, dipendono dal settore minerario per il proprio sostentamento. Il Mali è uno dei primi tre produttori di oro in Africa e diverse importanti aziende minerarie, tra cui Barrick Gold, B2Gold, Resolute Mining e Allied Gold, operano in questo paese dell’Africa occidentale.

Le tensioni tra alcune società minerarie e le autorità militari sono aumentate, poiché le autorità richiedono che le aziende versino denaro e si conformino a un nuovo codice minerario. Almeno quattro dipendenti della società canadese Barrick erano ancora in prigione a Bamako alla fine dello scorso anno, mentre le autorità militari avevano sequestrato 3 tonnellate d’oro dal sito minerario della Barrick, depositandole in una banca di Bamako.

 

 

 

Fonte: africanews.com