La Diocesi di Dédougou, situata nel cuore del Burkina Faso, vive un momento di profondo dolore e sconforto per l’assassinio atroce di due catechisti, Mathias Zongo e Christian Tientga, avvenuto lo scorso 25 gennaio 2025.
Quattro operatori pastorali, tutti appartenenti alla parrocchia di Ouakara, stavano tornando da un corso di formazione quando sono stati vittime di un agguato nei pressi della cittadina di Bondokuy. Mentre due di loro sono riusciti a fuggire nella vicina foresta, i corpi privi di vita di Mathias e Christian sono stati ritrovati dal parroco, giunto sul posto dopo aver ricevuto notizie dell’attentato. Si tratta del quarto attacco mortale registrato nella stessa area in un breve arco di tempo, un segnale allarmante che solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla stabilità della regione, al di là dei proclami di Ibrahim Traoré, il capo della junta militare al potere in Burkina Faso.
L’impatto di questa violenza si estende ben oltre la perdita immediata; entrambi i catechisti lasciano dietro di sé famiglie distrutte, con Mathias padre di tre figli e Christian di sette. Le celebrazioni solenni in onore dei defunti si sono svolte solo nel fine settimana del 16 febbraio scorso, in quanto i corpi sono stati restituiti alle famiglie solo pochi giorni or sono. La comunità si è quindi riunita in un atto collettivo di lutto e commemorazione, sottolineando l’importanza dei legami che uniscono i membri della parrocchia, anche di fronte a tali continue efferate atrocità che non risparmiano nessuno. La Diocesi di Dédougou ha poi invitato alla riflessione e alla preghiera i fedeli, auspicando un ritorno alla pace.
Le autorità locali, attraverso le forze di polizia, stanno conducendo indagini per chiarire la dinamica dell’evento e portare i responsabili di questo crimine alla giustizia.