news

Forze di sicurezza del Burkina Faso uccidono 7 bambini.

Lo scorso 4 aprile 2023 il quotidiano Avvenire ha pubblicato la notizia dell’ennesimo (cfr ad es: qui ) grave episodio che ha visto come protagonista alcuni appartenenti alle forze di sicurezza burkinabè e dei civili, in questo caso persino minorenni. Come già accaduto in passato, e rilevato da diversi soggetti internazionali e nazionali, fra cui NGO come Human Right Watch, Reporters Without Borders ed altre, i conflitti etnici sono sempre alla ribalta. I soldati dell’esercito del Burkina Faso ed i volontari (VDP) appartengono in gran parte all’etnia Mossi, mentre la narrativa locale mainstream riferisce che la gran parte dei simpatizzanti e/o sostenitori della causa jihadista, appartengano all’etnia dei Fulani. Fra i due esistono secolari attriti e diffidenze, dovuti anche al fatto che mentre i Mossi sono storicamente stanziali e dediti all’agricoltura, i Fulani sono pastori nomadi, e dunque essi si contendono il territorio per le proprie attività economiche.

Burkina Faso Counter Terrorism Company receives training and equipment
Burkinabe soldiers of the 25th Regiment Parachutist Commando Counterterrorism Company participate in classroom discussions with trainers from U.S. Army Africa’s Regionally Aligned Force, 1st Battalion, 63rd Armor Regiment, 2nd Armored Brigade Combat Team, 1st Infantry Division. Classroom and field exercised were featured during a recent train and equip event. USARAF and Special Operations Command Africa worked together to support the event that is part of the Trans Sahara Counterterrorism Partnership, known as TSCP. (U.S. Army Africa photo) License CC BY 2.0

L’Avvenire riferisce che alcuni corrispondenti di Le Monde e Libération, sono entrati in possesso ed hanno pubblicato, un filmato di 83 secondi girato presumibilmente da un soldato, in cui si vede alcuni militari ed i corpi di 7 ragazzini appartenenti probabilmente all’etnia dei Fulani, e sospettati di essere fiancheggiatori degli jihadisti. In particolare si vede anche un membro delle forze di sicurezza fracassare il cranio di uno dei ragazzini che giaceva a terra inerme. L’episodio risalirebbe al alcuni mesi or sono, presso una caserma ad Ouahigouya, Yatenga, Regione del Nord. Il portavoce del governo del Burkina Faso, Jean Emmanuel Ouédrago ha accusato i giornalisti francesi di aver manipolato il video, non è dato sapere in che modo. Fatto sta che si vedono i ragazzini insanguinati. Egli ha affermato che i militari agiscono sempre nel rispetto dei diritti umani; una tesi difficilmente sostenibile alla luce dei numerosi episodi e delle testimonianze raccolte nel corso degli ultimi anni, e di cui abbiamo dato conto sulle pagine di questo sito. Le due reporter francesi sono state interrogate e poi espulse dal Burkina Faso. Negli ultimi 3 mesi quattro organi di stampa (Le Monde, Libération, RFI, France 24) sono stati sospesi ed i loro inviati cacciati dal Burkina Faso. A ciò si aggiunge l’espulsione di Barbara Manzi, alta funzionaria dell’ONU.
Che la libertà di stampa nel territorio sia seriamente minacciata è un dato assodato, a maggior ragione dopo il golpe che ha portato al potere il capitano Ibrahim Traoré, il quale, come riporta sempre l’Avvenire, si sentirebbe secondo diversi analisti minacciato nella sua leadership sia dall’interno che dall’esterno. Pertanto ha sostituito i vertici dell’esercito, gli esponenti del governo, e cacciato tutti gli stranieri non allineati al suo pensiero, come l’ambasciatore francese, un ricercatore dell’International Crisis Group.
I video è stato visionato e verificato grazie anche ad immagini via satellite da Associated Press. Uno dei cadaveri, quello del sedicenne Adama, è stato riconosciuto da un parente. L’adolescente sarebbe stato rapito dei Volontari per la Difesa della Patria a circa 2Km dalla caserma dove presumibilmente è stato ucciso insieme agli altri, ed il suo cadavere abbandonato a 5Km dalla caserma. Dalle uniformi ed equipaggiamento si deduce che gli assassini sarebbero membri delle forze di sicurezza del Burkina Faso. I veicoli ripresi sono uguali a quelli in dotazione ad esercito e volontari. Una nota di servizio dell’esercito, datata 15 febbraio 2023, e di cui Associated Press è entrata in possesso, asserisce che sui social network circolavano immagini postate da personale militare, che potevano dare idee sbagliate alla truppa, e quindi di astenersi da farle circolare e che i responsabili della diffusione sarebbero stati puniti.

Alcune crude sequenze del video sono disponibili all’interno di un servizio giornalistico sul sito di Associated Press:
https://apnews.com/article/burkina-faso-jihadi-violence-extrajudicial-killings-children-2423530172227a48ac9a87a4c654c9e0