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Crollo parziale della moschea di Bobo Dioulasso.

I media burkinabé hanno annunciato nella giornata di ieri, 8 agosto 2021 la triste notizia del crollo parziale della moschea di Bobo – Dioulasso. Lo storico edificio, vecchio di 130 anni, era stato recentemente ristrutturato e riconsegnato alla popolazione nel settembre 2019 ma non nella sua interezza, soltanto l’edificio principale e il nuovo minareto; i lavori sino a quel momento effettuati sarebbero stati relativi ad un’altra ala; infatti il crollo sarebbe interessato un’ala ove i lavori non erano stati previsti, in quanto reputata sufficientemente solida. In realtà il vecchio minareto era stato oggetto di lavori di consolidamento nell’ormai lontano 1972 ed il presidente della locale comunità musulmana aveva ha più riprese sottolineato la presenza di crepe nei muri. Purtroppo l’abbondante pioggia degli ultimi giorni sembra averla indebolita oltre il tollerabile. Alcuni cittadini insinuano che la colpa sia proprio dei lavori di ristrutturazione. Il crollo sarebbe accaduto intorno alle ore 13.00, poco dopo il termine della consueta preghiera dei fedeli.

Moschee von Bobo-Dioulasso
Moschee von Bobo-Dioulasso. Author: qiv License CC BY-SA 2.0

La vecchia moschea Dioulassoba, situata nel centro della città, fu costruita grazie ad un accordo fra il leader musulmano da Almani Sidiki Sanon (Almamy Sidiki Sanou) ed il re di Sya. Edificata interamente in fango, fra il 1880 ed il 1893, a seconda delle fonti, è in tipico stile sudanese, e presenta due imponenti minareti, di cui uno appunto danneggiato, come si può vedere nella foto cliccando su questo indirizzo. Come si può vedere, i muri sono perforati da travi di legno sporgenti che conferiscono loro una certa stabilità. Un patrimonio culturale e storico, oltre che religioso, inestimabile, che deve purtroppo fronteggiare i cambiamenti climatici senza essere attrezzato allo scopo. Il secolo abbondante di storia pesa sulle vecchie mura, e forse sarebbero necessari aggiustamenti tecnologici attualmente non disponibili nel paese per poter salvaguardare un siffatto patrimonio dell’umanità; non è infatti un caso che il governo del Burkina Faso intendesse proporlo come candidato all’UNESCO.

Qui un sito con qualche altra fotografia.

Fonte: burkina24.com