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Burkina Faso secondo stato africano più colpito dal terrorismo nel 2021.

Il Global Terrorism Index pubblicato dall’Institute for Economics and Peace (IEP) riferisce che il Burkina Faso è il secondo stato africano più colpito dal terrorismo nel 2021. L’analisi ha interessato 163 nazioni in tutto il mondo.
Il triste primato è stato conquistato grazie ai 261 attacchi del 2021 (191 nel 2020), passando dal 52° posto nel 2015 al 4° posto nel 2021 dietro soltanto ad Afghanistan, Iraq, e Somalia.
Nel 2021 il Burkina ha registrato 732 morti, rispetto ai 658 del 2020, più della metà dei quali sono civili. Le regioni più martoriate, con il 72% di tutti gli attacchi, sono quelle vicino ai confini con Niger e Mali. Dei 732 morti, ben 491 sono stati registrati nella sola regione del Sahel.
Altro primato riguarda il numero di vittime per attacco: tra i primi 20, ben 4 sono accaduti in Burkina Faso:
• L’attacco a Solhan (provincia di Yagha) nella notte del 5 giugno. Almeno 160 persone sono state uccise, più 40 feriti. Questo attacco è il secondo attacco più mortale dopo quello del 26 agosto a Kabul che ha provocato 170 morti, sempre nel 2021;

• Il 18 agosto, 59 civili e 15 membri delle forze di difesa e sicurezza e volontari per la difesa della patria (VDP) sono stati uccisi durante un agguato ad un convoglio militare che scortava civili sulla strada tra Arbinda e Gorgadji nella regione del Sahel. 19 i feriti;

• L’attacco al distaccamento di gendarmeria di Inata, terzo a livello nazionale e ottavo a livello mondiale nel 2021, ha causato la morte di 53 gendarmi e 4 civili;

• Il 23 dicembre l’attacco a un convoglio di commercianti sull’asse Titao-Ouahigouya ha provocato la morte di 41 persone, tra cui il leader VDP, simbolo della resistenza civile, Ladji Yoro.

Bandiera della Jihad. Author: Unknown License: Public domain
Bandiera della Jihad. Author: Unknown License: Public domain.

Per quanto riguarda la paternità degli attentati, la parte del leone la fa Nusrat al-Islam, ufficialmente conosciuto come Jama’a Nusrat ul-Islam wa al-Muslimin’ (Arabo: جماعة نصرة الإسلام والمسلمين, abbreviato JNIM. Esso è ritenuto responsabile di 351 morti nel 2021 ed è anche l più attivo sul fronte del reclutamento sul territorio.
Per ultimo, il rapporto ha evidenziato un aspetto spesso trascurato dai media che informano sugli episodi di terrorismo nell’area: esiste una stretta collaborazione fra terroristi e criminalità organizzata, soprattutto riguardo a rapimenti, tratta di esseri umani, contrabbando di armi e stupefacenti. I primi soprattutto sono in forte aumento: i criminali rapiscono le persone e poi, dietro un pagamento, le affidano agli jihadisti, che richiedono un riscatto, oppure, per quanto riguarda le donne, le danno in sposa ai combattenti, o ancora inseriscono i rapiti nelle proprie fila per rimpiazzare i morti in azione. Al-Qaeda nel Maghreb islamico avrebbe addirittura guadagnato 110 milioni di dollari nel solo 2003, sempre secondo il rapporto. Ovviamente i criminali focalizzano le loro ricerche su personalità di spicco, soprattutto a livello locale, che magari viaggiano su mezzi pubblici o con poca scorta, quindi facili bersagli per piccole bande di delinquenti.

 

Fonte: Lefaso.net