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Angelina Jolie a Dori, Sahel, per la Giornata Mondiale dei Rifugiati.

 DAVOS/SWITZERLAND, 29JAN05 - Angelina Jolie, Goodwill Ambassador, United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR), Geneva, captured during a Press Conference at the Annual Meeting 2005 of the World Economic Forum in Davos, Switzerland, January 29, 2005. Copyright World Economic Forum (www.weforum.org) swiss-image.ch/Photo by Remy Steinegger. License CC BY-SA 2.0
DAVOS/SWITZERLAND, 29JAN05 – Angelina Jolie, Goodwill Ambassador, United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR), Geneva, captured during a Press Conference at the Annual Meeting 2005 of the World Economic Forum in Davos, Switzerland, January 29, 2005. Copyright World Economic Forum (www.weforum.org) swiss-image.ch/Photo by Remy Steinegger. License CC BY-SA 2.0

Mentre nei giorni scorsi il premier spagnolo Sanchez incontrava a Barcellona il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, dove i due hanno affermato la necessità di lavorare insieme per la stabilità del Sahel, l’inviata speciale per i rifugiati dell’ONU, nonché celebre attrice, Angelina Jolie si è recata di persona nel campo profughi di Goudebou, comune di Dori, nel Sahel. In compagnia del Ministro degli Esteri Alpha Barry, lo scorso 20 giugno 2021 ella ha voluto visitare i più di 9.000 profughi in occasione della Giornata Mondiale dei Rifugiati. Nella giornata precedente, ella aveva visitato il campo di Kaya. In Burkina Faso si trovano attualmente 22.137 profughi provenienti da altre nazioni, secondo fonti governative, a cui vanno poi aggiunti 2 milioni di sfollati interni (fonte: Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati – UNHCR, 22 gennaio 2021). Recentemente a Goudebou sono giunti anche gli abitanti del campo di Mentao, vicino a Djibo; ciò allo scopo di offrire maggior sicurezza alle persone, secondo il ministro. Riuscire a permettere un’esistenza decente, se non dignitosa a tali individui, è la sfida che il Burkina Faso con i suoi partner, tra cui appunto la UNHCR, deve affrontare. Sono stati fatti degli sforzi in tal senso, e va rimarcata la solidarietà delle popolazioni ospitanti, che spesso hanno letteralmente aperto la porta della propria casa per ospitare chi fuggiva dalla violenza dei terroristi.
La Jolie ha parlato con i profughi, ascoltato le loro richieste ed assicurato che perorerà la loro causa presso le Nazioni Unite, come fa ormai già da diversi anni, con una certa passione.

Ag Mohamed Wanadine, il rappresentante ha indicato nella sicurezza la priorità per il campo; senza di essa sarà impossibile evitare nuovi sfollamenti, così come qualsiasi attività atta a migliorare le condizioni di vita. Tutto quanto è stato fatto sino ad ora, le politiche a favore delle donne, quelle di accoglienza, l’implementazione di micro attività economiche, ecc., sono state rimesse in discussione a causa dell’insicurezza del territorio, sempre a detta del rappresentante, sia essa causata dai terroristi, dai bracconieri o altro tipo di criminali. Allo stato attuale, raggiungere da Dori il campo che si trova a soli 13Km è un rischio che in pochi si sentono di prendere.

Successivamente alla visita al campo profughi, Angelina Jolie ha incontrato il Presidente del Burkina Faso Roch Marc Christian Kaboré. I due hanno parlato della situazione dei rifugiati nella nazione, ma hanno anche potuto confrontarsi sul cinema burkinabé. L’attrice ha rivelato che intende contribuire allo sviluppo locale della settima arte e dell’ormai prossimo festival FESPACO.

 

 

Fonte:Lefaso.net