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Africani discriminati in Ucraina?

Fonte:ДСТУ 4512:2006 — Державний прапор України. Загальні технічні умови Autore: Government of Ukraine. Public domain
Fonte:ДСТУ 4512:2006 — Державний прапор України. Загальні технічні умови Autore: Government of Ukraine. Public domain

Lavoratori e studenti africani che cercano di fuggire dall’Ucraina di fronte all’invasione russa si lamentano di avere difficoltà nell’accedere ad autobus, treni e valichi di frontiera, perché la priorità sarebbe data ai cittadini ucraini ed europei.

Lo riferisce un giornalista di Voice Of America nell’Ucraina occidentale, il quale precisa comunque di non avere prove tangibili di ciò. Anche l’Unione africana ha denunciato la situazione attraverso il suo presidente, Macky Sall, lo scorso 28 febbraio ad Addis Abeba.

Sarebbero stati alcuni cittadini africani a denunciare le discriminazioni razziali subite, che sono state sì smentite da parte delle autorità ucraine (almeno inizialmente), ma nel contempo hanno destato preoccupazione da parte degli Stati Uniti, Comitato Internazionale della Croce Rossa e degli organismi internazionali.
La discriminazioni, secondo una testimonianza raccolta, riguarderebbe anche donne e bambini: prima farebbero passare quelli di nazionalità ucraina, lasciando indietro quelli africani, comprese le studentesse. Il racconto sarebbe confermato da altri testimoni.
Un medico nigeriano donna di 24 anni ha detto al New York Times di essere rimasta bloccata per oltre due giorni al valico di frontiera Ucraina – Polonia nella città polacca di Medyka, con le guardie che trattenevano gli stranieri mentre permettevano agli ucraini di passare. “Stavano picchiando le persone con dei bastoni”, ha affermato la dottoressa. “Li schiaffeggiavano, li picchiavano e li spingevano in fondo alla fila. È stato terribile”.

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, con un tweet nei primi giorni di marzo ha ammesso il problema: “L’invasione russa dell’Ucraina ha colpito ucraini e non cittadini (ucraini) in molti modi devastanti. Gli africani in cerca di evacuazione sono nostri amici e devono avere pari opportunità per tornare nei loro paesi d’origine in sicurezza. Il governo dell’Ucraina non risparmia sforzi per risolvere il problema”.

D’altro canto l’ambasciatore della Nigeria in Romania, Safiya Ahmad Nuhu, ha detto a VOA che più di 600 nigeriani sono arrivati ​​a Bucarest, e che molti altri sarebbero sugli autobus che provengono dai vari punti di ingresso. “Le autorità rumene sono state molto utili in termini di coordinamento, preparazione e assistenza”, ha aggiunto. “Non è nemmeno solo il governo, ma anche individui, organizzazioni, università, privati: sono stati tutti veramente utili nel fornire assistenza”.

La Commissione Europea a proposito delle denunce sollevate ha affermato che: “A tutte le persone bisognose, indipendentemente dalla loro nazionalità, etnia o colore della pelle, che fuggono dalla violenza in Ucraina dovrebbe essere concesso l’accesso all’UE”.

Proprio giovedì 4 marzo gli stati membri dell’UE hanno concordato di permettere a tutti i residenti in Ucraina di entrare in Europa e di poter fruire dell’assistenza primaria che già viene offerta ai cittadini Ucraini; per quanto riguarda invece la permanenza e l’accesso ad altri servizi come lavoro, istruzione, rimangono le regole in vigore a livello europeo per l’immigrazione. I centri d’accoglienza dovrebbero fornire informazioni ed assistenza a tali rifugiati per poter rientrare nei paesi d’origine.

 

 

 

FONTE: Unione Africana (https://t.co/wRULm2OfkL), VOAnews