Recentemente, il Mali occidentale ha subito una grave tragedia che ha visto la vita di almeno 48 persone spezzata a causa del crollo di un sito di estrazione illegale di oro. Questo evento drammatico ha avuto luogo nel villaggio di Bilalkoto, situato nel comune di Dabia, nella provincia di Kéniéba. La dinamica dell’incidente è particolarmente inquietante: un escavatore Caterpillar, operato da minatori cinesi, si è ribaltato su un gruppo di donne che lavoravano in cerca di oro. Testimoni oculari hanno riferito che molte di queste donne sono rimaste uccise sul colpo, mentre circa dieci feriti gravi sono stati trasportati d’urgenza all’ospedale di Kéniéba. Il bilancio ufficiale delle vittime potrebbe aumentare. Bisogna comunque puntualizzare che altre fonti riferiscono che in realtà il sito sfruttato da un’azienda cinese fosse abbandonato e che le persone siano decedute a causa di un crollo, e non a causa del ribaltamento di un escavatore.

Ciò su cui concordano le diverse fonti è l’alto numero di morti. Questo tragico episodio non rappresenta un caso isolato, poiché avviene a pochi giorni da un altro incidente simile verificatosi nel villaggio di Danga, nel distretto di Kangaba, dove il collasso di una miniera artigianale ha portato alla morte di almeno 13 persone, tra cui donne e bambini. Le frane nelle miniere artigianali maliane sono eventi purtroppo frequenti e spesso letali, il cui verificarsi è alimentato da pratiche operative non regolamentate e dall’utilizzo di attrezzature inadeguate. La mancanza di rispetto per le norme di sicurezza e le precarie condizioni di lavoro, unite alla presenza predominante di donne nella forza lavoro mineraria, amplificano i rischi associati a tali attività.
Il territorio di Kéniéba, noto per la sua ricchezza di risorse aurifere, attira numerosi operatori economici, inclusi soggetti stranieri. Tuttavia, l’attività mineraria, frequentemente caratterizzata da illegalità o scarsa regolamentazione, comporta gravi conseguenze per le comunità locali. La degradazione dei terreni agricoli, la contaminazione delle fonti d’acqua e l’aumento degli incidenti mortali sono solo alcune delle problematiche emergenti. Le autorità locali e nazionali sono quindi costantemente sollecitate a implementare normative più severe e a garantire uno sfruttamento responsabile delle risorse minerarie, al fine di tutelare tanto le popolazioni quanto l’ambiente circostante.