I mercenari russi dell’ex gruppo Wagner sono stati in gran parte inglobati nelle fila dell’esercito regolare russo. Tuttavia essi godono di ampia libertà d’azione, soprattutto in Africa, dove i governi locali li pagano profumatamente, spesso in oro in modo tale da poter aggirare più agevolmente le sanzioni internazionali. Operano in diverse nazioni, fra cui Mali, Burkina Faso e Niger, ma specialmente nella Repubblica Centrafricana.
Nonostante cerchino di assumere un basso profilo, più volte sono state raccolte dalle ONG operanti in loco testimonianze delle atrocità da loro perpetrate sulla popolazione civile.
Radio Free Europe ha raccolto la toccante testimonianza di una donna che viveva vicino al confine col Camerun. Un uomo e sua moglie stavano lavorando nei campi, quando un gruppo di uomini armati bianchi, in divisa militare, si sono presentati a casa sua. Russi, che parlavano poco il francese. Il fratello dell’uomo, allarmato, li avvisò. Il contadino non era preoccupato, non aveva fatto nulla, ma una volta arrivato a casa, i militari lo picchiarono coi calci dei fucili e lo pugnalarono con una baionetta, poi lo trascinarono su di un loro pick up e lo portarono via. Il contadino non fece mai più ritorno. Era chiaramente stato ucciso, e secondo il fratello anche torturato. Il cadavere non è stato mai ritrovato. I familiari seppero dalla polizia a cui si erano rivolti, che il contadino era stato accusato di aver acquistato merce, probabilmente apparecchi radio, trafugata ai Russi. Non era vero.

Si tratta di uno dei tantissimi episodi. I Russi possono fare ciò che vogliono, spesso spalleggiati dai militari centrafricani. Sono al di sopra della legge, nessuno osa opporsi. La popolazione vive nel terrore. Per molti è anche peggio del conflitto armato con i ribelli. Nemmeno nella capitale Bangui si è al sicuro, all’improvviso possono arrivare dei Russi in divisa mimetica, commettere qualunque crimine ed andarsene indisturbati. La polizia è come se non esistesse. I mercenari sono pubblici ministeri, giudici ed esecutori.
Il giro d’affari russo nella Repubblica Centrafricana è di centinaia di milioni di US$, e riguarda principalmente diamanti, oro, armi, legname. In particolare qui i mercenari ex Wagner costituiscono un’unità paramilitare al servizio del governo di Faustin-Archange Touadéra. Benché una parte della popolazione sostenga i mercenari, le Nazioni Unite, con l’aiuto di alcune ONG, hanno stilato un rapporto in cui vengono attestate le atrocità commesse dai Russi: esecuzioni sommarie di massa, detenzioni, arbitrarie, stupri, saccheggi, sparizioni forzate e torture. Anche il Parlamento Europeo ha condannato con una risoluzione i crimini commessi dai succitati mercenari.
A questo link potete visualizzare una mappa con le malefatte dei mercenari russi nella Repubblica Centrafricana:
https://uncoveringwagner.org/countries/central-african-republic-car/
Il governo dello stato africano nega i crimini o non risponde, il rapporto fra Faustin-Archange Тouadera e Putin è molto stretto (il primo era presente come Burkina Faso, Mali ecc, al meeting Africa Russia di S. Pietroburgo del 2023 con e fa comodo ad ambedue. I cittadini della Repubblica Centrafricana sono ben lungi dal vedere la luce in fondo al tunnel…
Di seguito alcuni video con le testimonianze raccolte delle vittime dei paramilitari russi: