Lunedì 16 giugno 2025, un tribunale in Mali ha deciso di porre il complesso minerario di oro Loulo-Gounkoto, di proprietà della Barrick Gold, sotto amministrazione provvisoria per sei mesi. Questa mossa conferisce il controllo dell’operatore canadese al management nominato dallo stato ed è vista come un’importante escalation in una disputa in corso tra la società mineraria e la junta militare al potere in Mali.
Barrick Gold si trova in conflitto con l’amministrazione maliana riguardo a presunti debiti fiscali non pagati e contratti sfavorevoli stipulati con i governi precedenti. La decisione di lunedì segue la chiusura degli uffici di Barrick nella capitale Bamako e gli avvertimenti da parte del governo che annunciavano l’intenzione di prendere il controllo della miniera, attualmente bloccata a causa di mesi di controversie legali.
Il culmine di questa disputa si è manifestato con un mandato di arresto emesso nel dicembre 2024 nei confronti dell’amministratore delegato di Barrick, Mark Bristow, e con un’offerta dell’azienda di versare 370 milioni di dollari al governo. A fronte di questo contesto, Barrick ha presentato una richiesta di arbitrato presso il Centro Internazionale per la Risoluzione delle Controversie sugli Investimenti per affrontare le controversie con il Mali.
Nonostante ciò, il governo ha intrapreso una serie di misure di escalation, tra cui l’arresto di dipendenti di Barrick Gold, che rimangono detenuti, e la sospensione delle esportazioni d’oro. La società canadese ha affermato che intende fare appello contro la decisione del tribunale, che rischia di scoraggiare futuri investimenti minerari nel paese. Da quando i militari hanno preso il potere nel 2020, essi hanno esercitato pressioni crescenti sulle compagnie minerarie straniere nel tentativo di aumentare le entrate statali.
