I fedeli musulmani della città di Bobo-Dioulasso, seguendo l’esempio di altre località del Burkina Faso, hanno celebrato lunedì 31 marzo 2025 la festa del Ramadan. Dopo giorni di privazione, penitenza, preghiere e intense adorazioni, i musulmani hanno reso grazie a Dio attraverso una grande preghiera tenutasi nella piazza Wara-Wara della città di Sya. Questo momento commemorativo è stato guidato dall’imam della grande moschea di Dioulassoba, Siaka Sanou, ed è stata un’occasione per supplicare la pace e la sicurezza nel Burkina Faso.
Nel giorno che segna la conclusione di questo mese di penitenza, i fedeli non hanno mancato di lodare e ringraziare Dio per aver permesso loro di completare il digiuno in buona salute. La piazza Wara-Wara è stata affollata da numerosi fedeli, tutti abbigliati con i loro abiti più belli, desiderosi di partecipare all’importante evento.
Le invocazioni, le benedizioni e i sermoni hanno caratterizzato i momenti culminanti di questa grande preghiera mattutina. Dopo aver compiuto i due rakats della preghiera, l’imam ha proseguito con la lettura del suo sermone in arabo. I messaggi trasmessi erano focalizzati sulla pace, la sicurezza nel Burkina Faso, la coabitazione pacifica e, soprattutto, il rafforzamento della fede musulmana. L’imam ha esortato i fedeli a rimanere saldi nella loro fede e a pregare intensamente per la pace e la sicurezza del popolo burkinabè.
«Preghiamo prima di tutto per il Burkina Faso, affinché Dio doni pace e sicurezza al nostro paese. Pregiamo affinché i figli e le figlie di questa nazione possano vivere insieme in armonia. Che Dio ci protegga dai conflitti fra le comunità da quelli religiosi. Preghiamo anche per le autorità del paese, per il presidente e i suoi ministri, i loro collaboratori, e per le forze di difesa e sicurezza in generale. Che Allah conceda loro la forza e la saggezza necessarie per guidare il Burkina Faso verso un futuro radioso», ha affermato l’imam Siaka Sanou.
È ormai una tradizione per la Chiesa cattolica e i principali responsabili della regione dei Hauts-Bassins accompagnare la comunità musulmana durante le festività. Fra l’altro quest’anno il periodo del Ramadan coincide pressapoco con la Quaresima. Pertanto, alla preghiera erano presenti diverse autorità, fra le quali Mariama Konaté/Gnanou, governatore dei Hauts-Bassins, ; l’alto commissario della provincia del Houet, Laurent Kontogom; il nuovo arcivescovo metropolitano di Bobo-Dioulasso, Laurent Birfuoré Dabiré.
Secondo il governatore Mariama Konaté/Gnanou, «i principali responsabili della regione sono venuti a unirsi alla comunità musulmana per pregare per il paese, per la pace, la sicurezza e la coesione sociale nel Burkina Faso». Ha anche colto l’occasione per augurare una buona festa a tutti i fedeli musulmani. «Questo giorno segna la fine di un mese di condivisione, solidarietà e preghiere intense, un mese di penitenza. Il nostro auspicio è che tutte le preghiere e le invocazioni fatte siano accolte dal Sommo e che le grazie si riversino sull’intero paese. Invitiamo all’unione delle comunità per sconfiggere il terrorismo e far prosperare il Burkina», ha concluso.
La comunità cattolica era rappresentata come accennato, da monsignor Laurent Birfuoré Dabiré, arcivescovo metropolitano di Bobo-Dioulasso, accompagnato da una delegazione dell’arcidiocesi, tra cui l’abbé Bakary Jean Prosper Sanou, responsabile del dialogo islamo-cristiano. «Oggi sono qui con una delegazione dell’arcidiocesi di Bobo-Dioulasso per essere accanto ai nostri fratelli musulmani in questa grande festa che segna la fine del Ramadan. Siamo venuti a manifestare la nostra gioia, la nostra fraternità e la nostra volontà di sostenere i fedeli musulmani nel loro impegno per costruire un mondo nuovo. Il mese di Ramadan e di Carême è un periodo per avvicinarsi a Dio attraverso la preghiera, l’elemosina e il digiuno. Questo mese che si conclude ha preparato i cuori a un maggiore impegno per la costruzione della comunità umana, un dono di Dio», ha dichiarato l’arcivescovo. Alla fine ha poi riaffermato la fratellanza e l’amicizia tra la sua comunità e quella musulmana, augurando a tutti i partecipanti una felice festa e auspicando che il Signore rafforzi «i legami di amicizia, fraternità e solidarietà qui in Burkina e mantenga il nostro paese nella concordia e nella pace».