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Decine di vittime per un attacco terroristico nella provincia di Sourou

Il 3 aprile, il Burkina Faso ha subito un sanguinoso attacco che ha causato la morte di decine di persone, principalmente giovani che avevano aderito ai Volontari per la Difesa della Patria (VDP). Gli episodi violenti si sono svolti in 3 villaggi nella provincia del Sourou, un’area già segnate pesantemente segnata dal terrorismo.

Le incursioni sono avvenute pochi giorni dopo un’operazione militare condotta dalle forze armate burkinabè, il cui obiettivo era quello di mantenere la sicurezza nella regione. Secondo testimoni oculari, i gruppi armati avrebbero approfittato del ritiro delle truppe per attaccare nuovamente le popolazioni civili, instillando paura e panico tra gli abitanti.

I villaggi di Di, Guiedougou e Lanfiera hanno subito un assalto devastante. Un sopravvissuto ha riferito che “le forze terroristiche hanno invaso il villaggio”, e il bilancio delle vittime sarebbe potenzialmente vicino ai 200 morti. Oltre alle vite perdute, decine di persone sono state rapite e molte delle vittime appartenevano ai VDP, contribuendo così alla difesa delle loro comunità.

In aggiunta al tragico costo umano, le infrastrutture essenziali, come una stazione di pompaggio d’acqua, sono state distrutte, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria che affligge la regione. Gli abitanti, spaventati, avevano chiesto ai soldati di rimanere nella zona, temendo ritorsioni e rappresaglie da parte dei gruppi armati.

Questo attacco si inserisce in un contesto complesso, dove le operazioni militari e le dinamiche di potere tra gruppi armati e civili stanno evolvendo. Un abitante ha descritto questa violenza come una rottura di un “patto di non-aggressione” che sembrava regolare le interazioni tra le due parti. 

Come accade ormai da molto tempo, la notizia è stranamente “sfuggita” ai media locali…

 

 

Fonte: RFI