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(Italiano) Burkina Faso, formato il nuovo governo.

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Il primo ministro incaricato, Christophe Dabiré, ha concluso la formazione del nuovo governo lo scorso 10 gennaio. Esso è formato da 33 fra ministri e viceministri. Si tratta del suo secondo mandato, per il quale egli ha indicato le priorità suggerite dal presidente Roch Kaboré.

Christophe Dabiré

Primo, la sicurezza. I Burkinabè vogliono circolare liberamente senza doversi continuamente guardare le spalle. Vogliono poter vivere a casa loro, senza dover fuggire verso altre zone per non dover incorrere in atti di terrorismo e criminalità. Ciò costituisce per molti, allo stato attuale, una mera utopia. Terroristi ed altri banditi dettano legge in vaste aree del paese. Nel 2020, a detta del governo, la situazione è migliorata, ed a testimonianza di ciò vi sarebbe la riconferma in alcuni ministeri chiave. Viene comunque riconosciuto che il lavoro da svolgere è ancora molto.

Secondo, la corruzione, un veleno che uccide la nazione. È un fenomeno che affligge quotidianamente tutta la società burkinabè. Particolarmente grave è la situazione per quanto riguarda la cosa pubblica. Roch Kaboré si è impegnato pubblicamente nel contrastare tale fenomeno, e chiede al governo in carica di intraprendere le giuste misure e punire severamente i colpevoli. La corruzione sta lentamente uccidendo il Burkina Faso. È causa di molteplici problemi a vario livello, mina l’equilibrio sociale. Gli amministratori pubblici devono dare il buon esempio, perciò quando essi falliscono devono essere severamente puniti.

Terzo punto, la riconciliazione, il termine più gettonato nel corso della campagna elettorale. Aprirsi al dialogo con le altre forze politiche, confrontarsi e cercare di mirare al bene comune. Cercare di appianare i contrasti e concentrarsi sulle grandi priorità. Frasi che si sentono sempre in tutte le nazioni, ma che difficilmente poi portano a qualcosa di concreto.

Quarto, la salvaguardia del territorio e dell’ambiente. Vi è un problema di speculazione sui terreni, con grandi compagnie che acquistano grandi lotti di terreno a prezzi stracciati, in maniera più o meno lecita, approfittando dell’ignoranza altrui, per poi rivenderli a prezzi altissimi che solo persone ricche od aziende possono permettersi. I cittadini comuni vengono depauperati delle terre degli antenati, delle quali viene modificata la destinazione d’uso, contribuendo al dissesto idrogeologico ed al nefasto impatto dei cambiamenti climatici. Quella degli speculatori del real estate è una piaga da affrontare e combattere seriamente, secondo il governo.

 

Fra le novità di questo secondo mandato, sono stati ampliati i poteri del Ministero dell’Urbanistica e dell’Edilizia abitativa, in quanto l’incombente riforma agraria, necessaria per poter rispondere adeguatamente alle esigenze paventate dalla popolazione, richiede che la suddetta istituzione sia dotata delle adeguate competenze legali per potersi barcamenare fra i diversi ambiti territoriali.

Lo stesso ministero dell’agricoltura è stato incaricato di occuparsi anche dello sviluppo agricolo a livello industriale (industrializzazione dei processi produttivi, impiego dei mezzi agricoli) ed è ora chiamato Ministero dell’Agricoltura, Sviluppo idro-agricolo e Meccanizzazione

Il Ministero dell’Energia è stato accorpato al Ministero delle Miniere e delle Cave all’interno di un unico dipartimento allo scopo di raggruppare le competenze e permettergli un più ampio margine d’azione.

 

Ora non rimane che mettere in pratica le promesse…

 
Fonti: burkina24, lefaso.net