(Italiano) progetti

(Italiano) Impianto idrico di Rollo, provincia di Bam, regione Centro Nord [2008]

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RELAZIONE FINALE

OPERE IDRAULICHE

La cisterna: struttura in acciaio inox saldata con elettrodi in acciaio inox provenienti da Bressanone, acquistate dal Gruppo Missionario “Amici del Burkina-Faso”.
La saldatura è doppia: interna ed esterna. Il volume complessivo è di 15.000 litri. La cisterna è stata saldata da un fabbro della Ditta Symphony che ha poi realizzato tutta l’impiantistica perché possiede una gru e tutto il materiale necessario per fare questi lavori.
I sostegni della cisterna sono travi di ferro da 180 contraventati ogni 2 metri con h da 120.
L’altezza totale è di circa 11 metri di cui 1,8 interrato con calcestruzzo
I piedi sono elettrosaldati su cerchioni da camion per assicurare la stabilità della massa piena da 18,5 tonnellate e vuota da 3,5 tonnellate.
L’altezza dal suolo è di 11 metri. La posizione della cisterna è lontana dalle aule del collegio di circa 150 metri in modo da garantire un massimo di sicurezza in caso improbabile di caduta da fulmine.
Sono forse 3 o 4 le gru, in tutto il Burkina, capaci di sollevare pesi così importanti fino a 15 metri di altezza. La Ditta che da anni fa questo tipo di lavori in Burkina ora si trova in Mali ed in Niger. Per questo si è dovuti ricorrere ad altre Ditte.

La cisterna è munita di una scala interna per la pulizia e di una esterna, ambedue alte 4,5 metri. Quella esterna è posta a 6 m. dal suolo; in questo modo si ha la garanzia che nessun ragazzo possa accedere alla bocca aperta in cima alla cisterna e recare danno agli utenti.
Le uscite d’acqua sono due: la prima destinata al Collegio e la seconda al villaggio per l’alimentazione attraverso fontane (rubinetti) gestite da un comitato misto scuola/villaggio.
La lunghezza totale delle trincee è di 1.300 m. e sarà estendibile fino a 4 km. senza perdere molta pressione: i tubi di uscita sono da 63 mm. di diametro mentre quelli finali sono da 40 mm. e si potrà portarli fino a 25 mm. in caso di estensione della rete di distribuzione.
Lo scavo delle trincee, ad opera dei contadini, è stato lento perché il suolo è lateritico e ferruginoso. La roccia madre è durissima e questo non ha reso possibile scavare trincee oltre a 30 cm. e raramente a 40 cm. di profondità.

Rollo è fuori mano: la strada lunga solo 118 km. da Ouagadougou, è percorribile in tre ore con molti rischi legati alla polvere che riduce la visibilità e non è attraente per nessuna Impresa. I rischi della strada (sterrata) rendono il posto poco frequentato. Questo fatto spiega il lungo tempo che si è reso necessario per far trasportare la cisterna da Laba a Rollo.

Il ruolo del CIIERAD: la cisterna arriva a Laba con il container che parte da Bressanone.
Nel Centro (CIIERAD) disponiamo di un gruppo elettrogeno e di una saldatrice. Pagare il trasporto di un container costa meno che far costruire la cisterna in ditta ( 50.000 euro), anche perché, essendo ONG, non siamo sottoposti all’iscrizione dei lavori presso l’erario, né paghiamo l’Iva sulle prestazioni sociali. Nemmeno sui tubi, sul materiale, sul container. Non pagando tasse, viene reso possibile costruire le cisterne a così basso costo.

Tutte le costruzioni idrauliche ideate dal CIIERAD costano cinque volte meno essendo senza fine di lucro.
I tubi acquistati dalla Ditta Buratti di Bolzano, costano sei volte meno di quanto costerebbero in Burkina perché importati con Iva e venduti con un margine di beneficio.
Nel nostro caso non abbiamo dipendenti da pagare, né tasse da pagare, né utile da realizzare. Il nostro approccio ci consente di realizzare impianti che non sarebbero realizzabili con costi inferiori ai 100.000,00 Euro: questo spiega anche perché in Burkina tanti villaggi usano ancora la pompa a piedi o a mano, motricità umana che consente di attingere al massimo 4.000 litri di acqua al giorno mentre con le nostre cisterne – come quella di ROLLO – si può (grazie al gruppo elettrogeno con la pompa sommersa) pompare anche 60.000 litri al giorno e far passare la ratio di acqua disponibile per persona al giorno da 4 a 60 lt. e quindi moltiplicare per 15 la disponibilità o il numero di persone che hanno accesso all’acqua potabile.
Questi fatti semplici non sono evidenze finché non si fa il percorso (l’esperienza).
Dal punto di vista sanitario sappiamo che tante malattie quali il tifo, la meningite, le diarree, si fanno rari (diminuiscono) con l’acqua potabile, anche se non disponiamo di dati epidemiologici per confermarlo: il sentimento diffuso della gente che dispone di acqua potabile in quantità accettabile ed in qualità certa, ci sono pervenuti.

La cisterna è la prima e l’unica per tutto il paese di ROLLO che è sparso su un raggio di circa 5 km. Le difficoltà di accesso all’acqua potabile sono legate alle distanze, alla topografia (il Collegio è ubicato al piede di una collina rocciosa ed il terreno è accidentato).

cisterna-Rollo-2008-e-collegioNon esistono iniziative analoghe per il momento e, a mia conoscenza, non c’è niente all’orizzonte.
La qualità dell’acqua è ottima (vedi le analisi fatte dal BUIGEB, l’impresa statale di ricerche minerarie che ha fatto la trivellazione).
Anche in questa sede, la scelta delle imprese è in funzione della loro capacità, efficacia e soprattutto disponibilità a mandare molte macchine in posti di difficile accesso per analizzare una sola opera.
Questa disponibilità, non evidente se fuori programma, fa durare i tempi a seconda della località dove sono in cantiere, a volte molto distanti tra loro.
Abbiamo sempre scelto di aspettare invece di affrontare costi esorbitanti di spostamento delle macchine su lunghe distanze (cresce il tempo di percorrenza con evidente incidenza sui costi legati al carburante e al personale di esecuzione dei lavori).
In pratica, spostare macchine da Ouagadougou a Rollo su un centinaio di chilometri per un unico cantiere conviene farli spostare da 500 chilometri
Lavorando in economia ai prezzi più bassi possibile, costringe un adeguamento che dura, a volte, tanti mesi con conseguente lunghezza dei tempi di realizzazione delle opere.

Altro aspetto è l’incredulità della gente che spesso non crede sia possibile per loro, che non contano, avere acqua come in capitale. L’approccio psicologico e di preparazione alla gestione di una nuova tecnologia e un nuovo modo di vivere va fatto con dolcezza e van no vinti gli ostacoli creati da stregoni e ciarlatani che perdono lavoro finché la gente non si ammala per l’uso di acque insalubri, ma anche i capi di villaggio non vedono bene la loro perdita di potere con l’arrivo di nuove tecnologie che riduce il loro margine di manovra.
Il corto circuito, se fatto bene, con amicizia e spiegazioni anche lunghe, riesce a instaurare rapporti di tipo nuovo e permettono ai figli di andare a scuola.
Più scuola c’è, meno ignoranza permane, viene indietreggiato l’oscurantismo mantenuto e coltivato da capi tradizionali che temono sempre di perdere il proprio potere e vedere lo sfaldamento della loro autorità.
L’imprium “amico/nemico” è sempre presente e accorgersi dei mutamenti è fondamentale.
Il progetto ACQUA comporta numerose difficoltà e porta a dei cambiamenti rivoluzionari in un villaggio.
Anche a ROLLO questo si verifica ed è ancora più forte quando si tratta di ragazze scolarizzate che cominciano a rifiutare l’escissione e il matrimonio precoce deciso per loro da un potere conservatore e resistente ai cambiamenti.
Le difficoltà tecniche esistono sempre in quanto i fondi disponibili vanno gestiti tenendo conto di certi parametri reali quali l’assenza di programmi di idraulica nella zona.
La questione dell’acqua potabile è fondamentale, ma creare una strategia di ampliamento è importante ed ha la prima priorità.

 

 

In fede

Dott. Dany Bationo

Ouagadougou, 10 giugno 2008

L’impianto fu realizzato grazie al contributo di € 30.000 da parte della Regione Autonoma Trentino Alto Adige (conv. 4763, 31 marzo 2006)