Luca Attanasio

Congo, uccisi l’ambasciatore italiano, un carabiniere ed un autista.

Amb. Luca Attanasio
Fonte: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Ieri, 22 febbraio 2021, l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, 43 anni, moglie e tre figlie piccole, il carabiniere di scorta Vito Iacovacci, 30 anni, e l’autista congolese Mustapha Milambo, sposato con 4 bambini, sono stati uccisi in un agguato mentre da Goma si recavano a Rutshuru. L’auto su cui viaggiavano faceva parte di un piccolo convoglio del World Food Programme, che aveva lo scopo di visitare un progetto scolastico della zona e portare derrate alimentari. La strada è stata bloccata con dei massi da sei uomini armati, che hanno fatto scendere i passeggeri. L’autista congolese è stato immediatamente freddato, gli altri trascinati nella vicina foresta. Intercettati da una pattuglia di ranger dell’Istituto Congolese per la Conservazione della Natura e da un’unità dell’esercito congolese che si trovava nei paraggi, ingaggiavano un conflitto a fuoco. Il carabiniere viene colpito e cade sul campo, l’ambasciatore, ferito gravemente all’addome, morirà poco dopo all’ospedale di Gouma. Un altro passeggero italiano, Rocco Leone, vice capo del Wfd in Congo, rimane miracolosamente illeso e viene trasportato in ospedale in stato di choc. Non è chiaro se se vittime siano state colpite dagli assalitori o da fuoco amico.
La zona è nota per essere infestata da diversi gruppi di ribelli, ed al momento si sta cercando di capire i motivi per cui il convoglio viaggiasse senza scorta, anche se, secondo alcune fonti, pare che la strada fosse presidiata, ed infatti l’intervento dell’esercito pare sia stato sufficientemente rapido. Tre individui risultano attualmente in mano ai malviventi.
Alla tragedia si aggiunge un’ulteriore beffa. Il mese scorso l’ambasciatore aveva portato a compimento una gara per fornire all’ambasciata un veicolo blindato da 7 posti con un livello di blindatura VR6, CIG 7864299. Il decreto di approvazione porta la data dell’8 gennaio, con l’assegnazione della gara a un’azienda di Barlassina per un importo di 205.000 euro. Da quel momento in poi, bisognava attendere il decorso di 35 giorni previsto dalla direttiva europea 66 del 2007, cioè fino al 13 febbraio, per consentire agli altri partecipanti al bando di presentare un eventuale reclamo.