Il sole sorge lentamente sulla vivace città di Ouagadougou, accompagnato da un vento secco carico di polvere. In questo contesto, il mercato di An II (a ridosso dell’aeroporto internazionale), noto per la sua varietà di ortaggi, si anima di movimento e frenesia. I venditori sono occupati a servire i clienti, i quali approfittano del periodo favorevole per fare scorte settimanali.
Tra i vari commercianti, Alidou Ilboudo si distingue per la sua energia, impegnato a vendere il fagiolo verde, legume molto amato dalla popolazione burkinabé. “Oggi, lunedì 13 gennaio, vendo il chilogrammo a 250 franchi CFA,” afferma con orgoglio. Secondo il suo racconto, questo anno è particolarmente fortunato: la disponibilità di fagiolini nei mercati è aumentata, un segnale positivo dopo gli anni difficili passati a causa delle instabilità nella regione. Molti giovani di Kongoussi avevano abbandonato i loro villaggi, ma ora alcuni sono tornati e hanno ripreso le coltivazioni.
“Attualmente è il periodo del fagiolino verde,” continua Alidou. “Molte famiglie adorano questo legume. Posso vendere da due a tre sacchi da 50 kg al giorno. Negli ultimi due anni, la situazione era complicata, ma ora vedo una grande ripresa.” Per garantire la sostenibilità della sua attività, sottolinea l’importanza di mantenere il prezzo sopra i 250 franchi CFA; altrimenti, rischia di non coprire i costi.
Nella stessa zona del mercato, Abdoulaye Sawadogo gestisce il suo banco con altrettanta dedizione. “Oggi vendo il chilogrammo a 200 franchi CFA,” dice, anticipando che i prezzi variano ogni giorno in base ai costi di acquisto dalle fattorie. “Se il mio fornitore mi vende la borsa a un prezzo più basso, posso offrire un prezzo più competitivo.” I suoi fornitori principali sono i produttori di Kongoussi, ma non disdegna di collaborare anche con commercianti di Ouahigouya o Ziniare.
Fati Ouedraogo, una giovane madre, si avvicina per acquistare due chilogrammi di fagioli verdi. “Intendo cucinarli mescolati con le patate per il pranzo di oggi,” dice con un sorriso. “Amo questo legume; anche i miei figli lo adorano. In settimana lo preparo almeno tre o quattro volte.” Fati apprezza anche la convenienza economica: “Attualmente è più accessibile, quindi con 1.000 franchi CFA si mangia bene.”
Il fagiolo verde non è solo un alimento delizioso, ma anche nutriente. Ricco di fibre, contribuisce a una digestione sana, riduce il colesterolo e favorisce il benessere generale del sistema digerente.
In Burkina Faso, il fagiolo verde rappresenta quindi non solo un ingrediente prezioso, ma diventa simbolo di convivialità e rinascita economica, alimentando la speranza e il desiderio di un futuro più prospero per molte famiglie. È una coltura che contribuisce alla diversificazione delle fonti di reddito per le famiglie agricole. Le cooperative locali vendono i fagiolini anche ai mercati internazionali. Fra l’altro il Progetto di emergenza per il rafforzamento della produzione agricola in Burkina Faso (PURPA-BF) si concentra su varie colture, tra cui i fagiolini verdi, supportando gli agricoltori locali con fertilizzanti e semi certificati a prezzi sussidiati. Tale iniziativa ha coinvolto 250 comuni e ha portato benefici diretti a 102.000 agricoltori, con un impatto positivo su oltre 600.000 individui.