L’accordo per la vendita di diamanti grezzi, a lungo atteso, siglato tra il governo del Botswana e il gigante minerario sudafricano De Beers (leader mondiale) è stato accolto con favore da esperti del settore. Dopo sei anni di trattative, le due parti hanno finalmente firmato un contratto decennale, un passo che, secondo gli analisti, ha implicazioni significative per l’industria globale dei diamanti.
Il nuovo accordo prevede che il Botswana mantenga il 30% dei diamanti grezzi estratti da un’operazione congiunta con De Beers, rispetto al 25% dell’accordo precedente. Nel corso dei prossimi cinque anni, la quota del Botswana salirà al 40%. Inoltre, le licenze minerarie di De Beers in Botswana sono state prorogate fino al 2054, un elemento cruciale per la stabilità delle operazioni nel paese africano.

Keith Jefferis, economista locale, ha sottolineato l’importanza di questo accordo, definendolo “una mossa molto positiva” che porterà maggiore certezza all’industria globale dei diamanti. Jefferis ha evidenziato che l’estensione delle concessioni minerarie fino al 2054 per i principali giacimenti, Jwaneng e Orapa, rappresenta un aspetto fondamentale dell’intesa.
Il presidente Duma Boko, presente alla cerimonia di firma, ha dichiarato che il Botswana ha raggiunto un buon affare. “Siamo felici. Abbiamo percorso un lungo cammino di negoziazioni. Quando si negozia, si sa di aver raggiunto un esito ragionevole ed equo quando tutte le parti escono dalla trattativa piangendo e celebrando in egual misura”, ha affermato Boko.
I diamanti costituiscono la spina dorsale dell’economia del Botswana, rappresentando circa l’80% delle entrate complessive dalle esportazioni. Al Cook, CEO di De Beers, ha annunciato che, in base al nuovo contratto, l’azienda mineraria investirà inizialmente 75 milioni di dollari in un programma di sviluppo dell’industria legata all’estrazione dei diamanti. Cook ha sottolineato l’importanza di una partnership commerciale tra il Botswana e De Beers, mirata a valorizzare e promuovere i diamanti provenienti dal Botswana.
Jeff Bamenjo, coordinatore della Kimberley Process Civil Society Coalition, ha accolto con favore la firma dell’accordo, ma ha avvertito che è fondamentale che questo porti benefici tangibili alle comunità locali coinvolte nell’estrazione dei diamanti. “Abbiamo sempre detto che quando i diamanti vengono sfruttati, ci aspettiamo vantaggi per il paese e per le comunità locali”, ha aggiunto Bamenjo.
L’accordo arriva in un momento critico per l’industria dei diamanti, colpita da un calo globale delle vendite e dalle sanzioni sui diamanti estratti in Russia, il principale produttore mondiale. Questo nuovo capitolo nella relazione tra Botswana e De Beers potrebbe rappresentare non solo un’opportunità per il paese africano, ma anche una strategia per rilanciare il mercato globale dei diamanti in difficoltà.
De Beers Societe Anonyme (DBSA) è la società che gestisce tutto il Gruppo De Beers.
De Beers Investments è la società privata che possiede la De Beers Societe Anonyme (DBSA), registrata in Lussemburgo. La proprietà è suddivisa tra 3 azionisti:
Anglo American: 45%
Central Holdings: 40% (controllata dalla famiglia Oppenheimer)
Repubblica del Botswana: 15% (controllata dal governo).
Oltre al 40% direttamente controllato tramite la Central Holdings, la famiglia Oppenheimer possiede anche una grossa quota della Anglo American. Tramite le due partecipazioni incrociate gli Oppenheimer (nella persona dell’attuale capofamiglia Nicky Oppenheimer) controllano di fatto quasi la totalità della De Beers Investments.