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Più di un centinaio di civili assassinati a Solhan.

Location of areas within the vicinity of a gold mine
Location of areas within the vicinity of a gold mine. From “Cross-Sectional Analysis of the Determinants of Education Demand in Small-Scale Gold Mining Communities in Burkina Faso” – Jean-Baptiste MB Sanfo

Nella notte fra venerdì 4 e sabato 5 giugno, in una ricca zona mineraria, ignoti assalitori hanno massacrato 160 abitanti (secondo fonti locali) del villaggio rurale di Solhan, nella provincia di Yagha al confine col Niger. Fra di essi, 7 bambini. Falciati dai kalashnikov mentre cercavano di fuggire, o giustiziati con un colpo alla testa. Intorno alle 2.00am, prima la postazione dei Volontari per la Difesa – VDP, probabile obiettivo primario, poi case, mercato, negozi, magazzini sono stati attaccati e dati alle fiamme. I criminali sono poi fuggiti a bordo di motociclette, senza lasciare traccia. Al momento non si hanno ulteriori notizie, la zona è difficile da raggiungere anche per i militari, in quanto da tempo ormai in mano a vari gruppi, dallo Stato Islamico ad Al Qaeda. Nessuno ha ancora rivendicato l’atto criminale. Cordoglio è stato espresso dal Presidente del Burkina Faso, Roch Kaboré, mentre il governo ha decretato 72 ore di lutto nazionale, ma ciò è ben poca cosa dinnanzi ad un tale misfatto.

Nella serata di venerdì altre 14 persone erano state uccise nel villaggio di Tadaryat, vicino a Tokabangou, comune di Markoye, provincia di Oudalan, un centinaio di Km a nord di Dori, vicino al confine con Niger e Mali. Si tratta di 13 civili ed un membro della milizia civile accorso in aiuto. Sono stati rubati numerosi beni di proprietà degli abitanti, fra cui motociclette e bestiame.

Il malcontento della popolazione sale, i proclami della politica per mantenere l’unità vacillano, e sono sempre di più i Burkinabé che esasperati dalla fame e dalla povertà scelgono di passare dalla parte dei terroristi. Al momento dell’insediamento sulla poltrona presidenziale, Kaboré aveva assicurato che avrebbe combattuto con fermezza e determinazione i criminali che ormai da tempo dettano legge su larghe porzioni del territorio. Tuttavia, a parte qualche sporadico risultato, i fatti dimostrano che molto poco è stato fatto, ed ancor meno ottenuto.

 

 

Fonte: Al Jazeera, newswwc.com, corriere.it